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Salerno, addio a Claudia Bonasi: giornalista e anima culturale del territorio

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Claudia Bonasi

Sorrido a me stessa. Ce la farò e sarà tutta un’altra vita”. Con queste parole Claudia Bonasi chiudeva il suo contributo per 26, l’opera corale messa in scena da Concita De Luca sulle migranti sbarcate a Salerno senza vita. Oggi, quel mantra risuona come un ricordo struggente nel giorno della sua scomparsa.

Claudia Bonasi, giornalista appassionata e figura di riferimento per la cultura salernitana, è morta a 65 anni nella sua casa di Benincasa, a Vietri sul Mare, lasciando un vuoto incolmabile in chi l’ha conosciuta e amata.

Salerno, addio alla giornalista Claudia Bonasi

La carriera di Claudia è stata lunga e ricca di successi. Tra le testate a cui ha collaborato figurano Cronache, Nuovo Mezzogiorno, Telebari e Ance Channel, ma il suo cuore era legato al Mattino e al magazine Puracultura, fondato insieme al compagno Antonio Dura. Negli anni Ottanta aveva diretto Memo, altra esperienza editoriale di successo, condivisa con Luciano Pellecchia.

Profonda conoscitrice del territorio, Claudia era stata premiata più volte per i suoi reportage, tra cui il prestigioso Mare Nostrum Award, ricevuto a Roma da Folco Quilici per il suo lavoro Salerno-Tunisi. Viaggio sulle rotte della ceramica.

Cordoglio istituzionale e culturale

Numerosi i messaggi di cordoglio giunti da istituzioni, colleghi e amici. Il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone, ha ricordato Claudia per la sua passione e professionalità: “Ci mancherà vederla attraversare Vietri con la sua amata moto». Fortunato Della Monica, sindaco di Cetara, ha elogiato il suo impegno per la valorizzazione della colatura di alici e della gastronomia locale. Enzo Napoli, sindaco di Salerno, ha salutato “una donna coraggiosa e una giornalista competente”, mentre Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, l’ha definita “un’amica e una collega rigorosa”.

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