Il menu della mensa scolastica non subirà modifiche: l’Asl di Salerno ha risposto negativamente alla richiesta di revisione. Questa è la comunicazione ricevuta dai dirigenti scolastici di diverse scuole del capoluogo, che avevano sollecitato chiarimenti in merito alla possibilità di apportare variazioni ai menu serviti nelle mense come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Salerno, nessuna modifica per il menu della mensa scolastica
La risposta negativa dell’azienda sanitaria è rivolta in particolare alle famiglie che avevano chiesto l’eliminazione di verdure come fagiolini, bietole e spinaci dai pasti scolastici. Il Comune ha accolto la decisione dell’Asl come un segnale positivo, sottolineando come le preoccupazioni sollevate dalle famiglie riguardo alla qualità del cibo non trovino conferma.
L’assessore all’istruzione Gaetana Falcone ha ribadito che “il menu non cambierà”. L’Asl ha confermato che il piano alimentare attuale è conforme a una sana e corretta alimentazione, e questo menu deve essere rispettato. “Dobbiamo concentrarci sull’educazione alimentare in famiglia”, ha dichiarato Falcone, aggiungendo che i menu sono stati approvati dalle autorità sanitarie e che le famiglie devono essere sensibilizzate sul ruolo educativo del cibo. “I genitori devono essere d’esempio per i loro figli, perché stiamo conducendo una vera battaglia sull’educazione alimentare”.
La polemica
La richiesta di modifica del menu, avanzata dalle famiglie in merito alla revisione autunnale dei pasti, riguardava l’eliminazione di verdure come fagiolini, bietole e spinaci, che molti bambini sembrano non gradire. Tuttavia, l’Asl ha ribadito che questi alimenti continueranno a far parte della dieta scolastica.
Durante una riunione tenutasi lunedì tra l’assessore Falcone, il responsabile dell’azienda Vivenda per la Campania Donato Lopez, e una delegazione di genitori della scuola Matteo Mari, era stata avanzata la richiesta di separare le portate, con le verdure da un lato e il secondo piatto (carne, pesce o frittata) dall’altro, per evitare che i bambini restassero digiuni. Vivenda si è dichiarata disponibile a considerare questa opzione, ma l’Asl ha bocciato fermamente l’esclusione delle verdure.
Falcone ha inoltre sottolineato il dovere del Comune di garantire che il cibo sia preparato secondo gli standard previsti. “Se i bambini non mangiano, è una questione di abitudini alimentari influenzate dalle famiglie. Il nostro compito è offrire un menu vario, che includa tutti gli elementi necessari per una crescita sana ed equilibrata”, ha aggiunto.
Il blitz
Nel frattempo, l’assessore ha effettuato una visita a sorpresa presso la mensa della scuola Matteo Mari, come annunciato nei giorni precedenti. Durante la visita, Falcone ha pranzato con i bambini, mangiando lo stesso pasto: una pizza di patate e fagiolini. Ha notato che molti bambini avevano lasciato i fagiolini nel piatto, confermando così che il problema non era la qualità del cibo, ma piuttosto una questione di gusti. Alcune mamme avevano segnalato che i fagiolini erano poco conditi e privi di sapore. «Sono amareggiata», ha commentato Falcone, «stiamo facendo il possibile per offrire un’alimentazione sana, ma non torneremo indietro: verdure e pesce resteranno nel menu. La nostra politica non è basata sulla quantità di cibo, ma sulla qualità e sulla salute degli alimenti».
Durante la visita, l’assessore ha anche chiesto di controllare la temperatura dei pasti, per rispondere alle lamentele di alcuni genitori riguardo a cibi serviti freddi. Sono stati inoltre verificati il peso e la consistenza delle porzioni, e la stessa Falcone ha scattato foto dei piatti per accertarsi della qualità.
In un’altra nota, è emerso che solo 15 famiglie con tre figli hanno usufruito dell’agevolazione del pasto gratuito per il terzo figlio nel capoluogo, un segnale preoccupante secondo l’assessore: «La denatalità sta lasciando il segno».