CAMEROTA. 10 indagati per omicidio colposo, fissata per il 7 febbraio 2018 l’udienza preliminare sulla morte di Crescenzo Della Ragione, 27enne di Giugliano schiacciato da un masso nella discoteca “Il Ciclope” di Camerota.
Sotto la lente d’ingrandimento in particolare Raffaele Sacco, titolare della struttura insieme all’ex sindaco di Camerota Antonio Romano, due tecnici responsabili del controllo del costone, il geologo Antonio Gravina, l’ingegnere Gennaro D’Addio, l’ex responsabile del servizio demanio del Comune Antonio Troccoli, l’ex sindaco di Camerota Domenico Bortone ed i comandanti della polizia municipale che si sono susseguiti dal 2011 fino al giorno della tragedia, Salvato Donato, Antonio Ciociano e Giovannantonio Cammarano.
Il titolare della struttura dovrà rispondere anche del reato di apertura abusiva. Antonio Campanile, buttafuori originario di Napoli che fece sparire il masso che causò la morte del 27enne, dovrà invece rispondere di favoreggiamento personale.
Secondo la procura la notte della tragedia la discoteca sarebbe dovuta rimanere chiusa perché era in atto un violento temporale e la commissione provinciale di vigilanza aveva di fatto, vietato di svolgere attività di pioggia consistente.
Secondo gli inquirenti non veniva inoltre rispettato il piano di monitoraggio che prevedeva tra l’altro «l’acquisizione quotidiana dei bollettini meteorologici ricevuti dal Comune, il sopralluogo e l’analisi nel caso di condizioni meteorologiche avverse e la valutazione in continuo delle condizioni di stabilità del versante durante l’orario di apertura».