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Abusi edilizi e reati ambientali: in provincia di Salerno il mattone selvaggio

Aumentano i reati ambientali in Campania e nella provincia di Salerno, affibbiando alla regione l’ennesima maglia nera. Sono i dati del rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, dove sono campani i primati nei cicli illegali del cemento e dei rifiuti.

Un reato ogni due ore

In questo territorio, infatti, si registra un reato ogni due ore, 12 al giorno, per un totale di 4.382 illeciti accertati. Da sola la Campania vale il 14,6% degli ecoreati consumati in Italia, (17% in più dell’anno scorso). Il bilancio parla di 4.471 persone denunciate e 19 arrestate, cui si aggiungono 1.342 sequestri.

Un affare gestito da clan criminali

Un affare gestito in questi anni da 86 clan criminali. E se nel rapporto di 12 mesi fa emergeva un lieve calo nei delitti ambientali, quest’anno viene cancellato ogni timido progresso. Un passo del gambero che trascina indietro anche la provincia di Salerno: con 974 infrazioni accertate (erano 963 lo scorso anno) è la quarta a livello nazionale.

In materia di mattone selvaggio, il Salernitano assomma 108 infrazioni, 138 persone denunciate e 29 sequestri. Nel solo capoluogo sono circa 15mila le richieste di sanatoria in seguito ai tre condoni. Invece, tra il 2003 e il 2016, sono 1.083 le ordinanze di demolizione emesse per abusi edilizi, ma poche quelle portate a termine. Tra le aree più colpite c’è l’Agro nocerino sarnese.

Denunce ed abusi edilizi

Negli ultimi 20 anni, nei comuni di questo comprensorio, sono state oltre 27mila le persone denunciate per abusi edilizi, secondo le stime delle forze dell’ordine.

In pratica il 10% della popolazione residente. Quello che è stato costruito senza autorizzazioni è, a conti, fatti, l’equivalente di una città. In otto dei comuni dell’Agro (Angri, Bracigliano, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Sarno, Scafati, Siano e Roccapiemonte), a seguito dei tre condoni (1985, 1994 e 2003) Legambiente ha censito 24.420 richieste di sanatoria.

Negli stessi comuni sono state emesse 4.091 ordinanze di demolizione negli ultimi 10 anni, e di queste risultano eseguite 42: appena l’1%. Questo il dettaglio: ad Angri sono 756 le ordinanze di demolizione emesse dal 1998 al 2008 (22 eseguite), le richieste di condono sono 2.200 (’85), 1.371 (’94) e 698 (’03).

A Nocera Inferiore sono 1.000 le ordinanze tra 1998 e 2008 (0 eseguite), le richieste di condono 2.762 (’85), 1.118 (’94) e 777 (’03); a Sarno sono 800 le ordinanze dal 2003 al 2016 (20 eseguite), le richieste 3.599 (’85) 1.709 (’94) e 1078 (’03).

A Scafati sono 858 le ordinanze tra 1998 e 2008 (0 eseguite), le richieste 1.978 (’85), 1.985 (’94) e 691 (’03); a Roccapiemonte nel decennio ’98-08 le ordinanze sono 65 (0 eseguite), le richieste 497 (’85), 150 (’94) e 68 (’03).

A Bracigliano dal 2003 al 2016 le ordinanze sono 43 (0 eseguite), le richieste 466 (’85), 205 (’94) e 31 (’03); a Siano, tra 2003 e 2016, le ordinanze sono 125 (0 eseguite), le richieste 374 (’85), 134 (’94) e 76 (’03).

A Nocera Superiore, le ordinanze nel periodo ’03-’16 sono 444 (0 eseguite), le richieste 1.521 (’85), 759 (’94) e 173 (’03). La provincia salernitana è la peggiore pure nel campo dei rifiuti: sono 93 le infrazioni (erano 84 nel 2016), 87 le persone denunciate e 53 i sequestri (un aumento in percentuale del 47% rispetto lo scorso anno).

Il caso Salerno

Ma il caso Salerno si spiega con la deriva dell’intera regione. «Un buco nero di cemento e rifiuti colpisce la Campania – afferma Legambiente –, il core business nazionale di Ecomafia 2018». Il cemento illegale non cede nemmeno dinanzi alla crisi del settore edilizio. Secondo le stime del Cresme, nel 2017 in Italia sarebbero state costruite circa 17mila nuove case abusive.

E la Campania è regione leader con il 18% dei casi: nel 2017 sono 702 i reati, 878 le denunce e 243 i sequestri. Ma l’orizzonte è fosco anche in tema di rifiuti, altra piaga storica. C’è in Campania il più alto numero di reati accertati nel settore: 1.357, il 18% sul totale nazionale, con incremento pari al 39% rispetto lo scorso anno. Il bollettino riporta 1.416 persone denunciate e 14 arrestate, e 538 sequestri.

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