Il ginecologo di 62 anni di Cava de’ Tirreni, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di abusi sessuali su una paziente, nega le accuse e si difende durante un lungo interrogatorio davanti al Gip. Secondo l’attuale impianto accusatorio, l’uomo avrebbe molestato e fatto avances sessuali a una sua paziente straniera. Il professionista è assistito dall’avvocato Teresa Sorrentino.
Abusi su una paziente, interrogatorio per il ginecologo di Cava
Durante un lungo interrogatorio davanti al Gip, il ginecologo di 62 anni di Cava de’ Tirreni, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di violenza sessuale, ha negato ogni aspetto della ricostruzione presentata dalla donna. Ha smentito in toto le accuse mosse contro di lui. Secondo l’attuale impianto accusatorio, l’uomo avrebbe molestato e fatto avances sessuali a una sua paziente straniera. Il professionista è assistito dall’avvocato Teresa Sorrentino.
In merito alla questione, la difesa ha richiesto di sostituire la misura detentiva con una misura interdittiva, ovvero la sospensione dall’attività professionale, oppure, in alternativa, di adottare una misura meno severa, come gli arresti domiciliari. Il giudice del Tribunale di Nocera Inferiore si è riservato di decidere nei prossimi giorni. Attualmente, ci sono due versioni completamente opposte: quella del ginecologo, attualmente esaminata dal Gip, e quella della donna. Secondo la denuncia della straniera, la presunta violenza si sarebbe verificata all’interno dello studio e sarebbe stata caratterizzata da una serie di palpeggiamenti e manovre invasive da parte del professionista. L’episodio risale all’estate scorsa.
La ricostruzione
Durante la visita, il comportamento del medico ha suscitato imbarazzo e disagio nella donna, che ha denunciato ai carabinieri di essere stata toccata e palpeggiata nelle zone intime e sul seno. L’uomo le avrebbe anche proposto, dopo una serie di apprezzamenti, di avere un rapporto sessuale. La donna, mentre si rivestiva, ha rifiutato queste presunte avance, ha pagato la visita – come ha raccontato – e se ne è andata di corsa, visibilmente sconvolta. Una volta fuori dallo studio, si è confidata con un’amica avvocato, poi con il marito e infine con il centro anti violenza di Cava de’ Tirreni. Successivamente, ha deciso di presentare denuncia ai carabinieri della tenenza locale. Secondo l’ordinanza cautelare emessa dal Gip, il ginecologo avrebbe tentato di contattare la donna poche ore dopo essere stato identificato dai carabinieri.
Il riscontro è stato ottenuto attraverso l’analisi dei tabulati telefonici, che hanno confermato i contatti della paziente con un’amica e con il centro anti violenza di Cava. Una telefonata a cui la donna non ha risposto, ma che, secondo il Gip, avvalora la coerenza del suo racconto. Al contrario, il professionista sostiene che le affermazioni della donna non abbiano alcun fondamento. Secondo la difesa, l’intera narrazione e la sua ricostruzione, arricchita da dettagli e specifiche, non rispecchierebbero la realtà. In sostanza, nulla di quanto denunciato sarebbe realmente accaduto. Le due versioni saranno ora confrontate dal Gip del tribunale di Nocera, che nei prossimi giorni deciderà se accogliere o meno le richieste presentate dalla difesa del professionista.