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Accessibilità scolastica, Salerno tra le peggiori in Italia: scatta l’interrogazione alla giunta regionale

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Foto di repertorio

La provincia di Salerno si trova tra le più critiche in Italia per l’accessibilità degli edifici scolastici agli studenti con disabilità. Secondo un’analisi condotta da Openpolis e Con i Bambini, solo il 29,2% delle scuole salernitane rispetta i requisiti di accessibilità, collocando la provincia al penultimo posto nella classifica regionale, subito dopo Napoli, e tra gli ultimi a livello nazionale. Tutte le province campane registrano percentuali notevolmente inferiori alla media nazionale, che si attesta al 40%.

Accessibilità scolastica, Salerno al penultimo posto in Campania

Nel corso dell’anno scolastico 2022/23, oltre il 70% degli studenti con disabilità nella regione non ha potuto partecipare alle gite scolastiche con pernottamento. Questo scenario non è dovuto solo alla presenza di barriere architettoniche, ma anche alla scarsa inclusività dell’organizzazione scolastica, che penalizza in particolare gli alunni disabili. Il grado di inclusività di una scuola incide direttamente sui diritti fondamentali degli studenti disabili, i quali hanno il diritto di seguire un percorso educativo paragonabile a quello degli altri alunni.

A denunciare la situazione è Michele Cammarano, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale sul tema. “Le statistiche evidenziano un divario evidente tra la nostra regione e quelle del nord, e l’amministrazione non può ignorarlo”, ha affermato Cammarano.

Nella sua interrogazione, il consigliere chiede di allineare il livello di accessibilità delle scuole campane alla media nazionale, garantendo così il pieno diritto all’educazione per gli studenti con disabilità. Inoltre, sollecita l’individuazione di fondi specifici e l’attivazione di progetti di sensibilizzazione e formazione per il personale scolastico e le istituzioni locali, con l’obiettivo di superare le barriere culturali e organizzative che limitano la partecipazione attiva degli studenti disabili.

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