ASCEA. Con la correzione della prova scritta che si è svolta il 26 maggio e con la successiva formazione della graduatoria, si è concluso il concorso che era diretto all’assunzione di due agenti di polizia locale ad Ascea a tempo indeterminato e part-time al 50% e alla formazione di una graduatoria di 30 idonei, dalla quale attingere per le assunzioni stagionali a tempo determinato.
Non sono finite, invece, le discussioni sull’argomento; specialmente dopo le dichiarazioni del consigliere di minoranza Egidio Criscuolo, comparse su giornali e siti web. Lo stesso avrebbe dichiarato: «Sono stati individuati i vincitori del concorso, vincitori che in effetti corrispondono a quelli che per mesi sono stati accreditati come tali ancor prima dell’indizione del concorso». E ancora: «Risulterebbe che alcuni candidati hanno consegnato in bianco e si siano ritrovati tra i primi in graduatoria».
Queste notizie le rende note Il Giornale del Cilento.
Tranquille e decise le dichiarazioni, in merito alla vicenda, del sindaco Pietro D’Angiolillo: «Le affermazioni del consigliere di minoranza Egidio Criscuolo, così come riportate, sono molto gravi. Pare che lo stesso si sia preoccupato molto di diffondere il proprio pensiero su siti web e giornali, senza denunciare quanto è a sua conoscenza all’unica Autorità deputata ad accertare la veridicità dei fatti: la Procura della Repubblica». «Addirittura -continua il sindaco- l’Ing. Criscuolo avrebbe affermato che i vincitori del concorso erano accreditati come tali “ancor prima dell’indizione del concorso”. Atteso che il concorso è stato indetto il 23.1.2015 (e pubblicato in tale data in G.U.), a dire del predetto consigliere di minoranza i nominativi dei vincitori erano accreditati tali prima del 23 gennaio 2015 e, quindi, ancor prima della presentazione delle domande di partecipazione da parte dei concorrenti».
Poi continua: «Coerentemente con quanto affermato alcune settimane fa, ricevute le relazioni dei responsabili dei servizi interessati in merito agli eventi del 2 maggio 2015, ho provveduto a depositare una denuncia alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, al fine di far piena luce su una serie di circostanze concomitanti, e cioè: a) sulle contestazioni che la commissione giudicatrice ha definite “ … programmate vista la presenza in loco, come segnalato, di personaggi estranei che sono intervenuti ad istigare “, b) sui fogli buttati davanti al cimitero di Ascea recanti la scritta diretta ad offendere e calunniare “Amministrazione vergognatevi!!!”, “Amministrazione corrotti”, “Amministrazione bastardi!!! ecc…, forse inviati da taluno con sospetta tempestività a giornalisti, c) sulla eventuale sussistenza di fatti penalmente rilevanti in relazione all’espletamento del concorso, d) sulle dichiarazioni dell’Ing. Criscuolo».
E aggiunge: «Al giovane consigliere di minoranza, che ormai ha abbandonato i buoni propositi di collaborazione espressi nel primo consiglio comunale per abbracciare la causa della vecchia politica di contrapposizione esercitata dall’altra minoranza consiliare, non vanno bene neanche i quiz a risposta multipla per la prova del concorso che, a suo dire, “di norma è invece costituita da un tema o da un colloquio orale”. Evidentemente non conosce il regolamento comunale sulle procedure dei concorsi e, comunque, la prova con quiz (contrariamente alla prova orale) non lascia alla commissione alcun margine di discrezionalità».
«Invito pubblicamente l’Ing. Criscuolo, nell’interesse della Giustizia, a chiarire al Giudice da cosa ha dedotto o chi gli ha riferito che ‘alcuni candidati hanno consegnato in bianco e si siano ritrovati tra i primi in graduatoria’ e chi erano tali candidati. E’ troppo semplice – conclude – usare il condizionale ‘risulterebbe’ ed è ingiusto creare un alone di sospetto indifferenziato sui concorrenti».
(Fonte: Il Giornale del Cilento)