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Aggressione a Battipaglia, la vittima: “Non deve mai più succedere” VIDEO

BATTIPAGLIA. Luigi Calabrese, il fioraio vittima insieme alla compagna dell’aggressione di pochi giorni fa a Belvedere di Battipaglia, parla dell’accaduto e lancia un messaggio: “Non deve mai più succedere. Nulla contro il nome Orfei, ma si agisca contro i responsabili”.

“Non deve mai più succedere. Amedeo Orfei prenda provvedimenti”: il messaggio del fioraio vittima dell’aggressione di Battipaglia

Luigi Calabrese, una delle vittime dell’aggressione avvenuta pochi giorni fa a Belvedere di Battipaglia, per la prima volta si espone pubblicamente per diffondere un messaggio chiaro: episodi come quello successo a lui e alla sua compagna non devono mai più verificarsi. Alle telecamere de “L’Occhio di Salerno”, Calabrese si mostra ferito a un occhio e visibilmente provato dalla terribile esperienza che l’ha visto malmenato da alcune persone che sarebbero collegate al circo Orfei presente in questi giorni in città. Insieme a lui furono coinvolte anche la compagna, la quale oltre a dover affrontare le conseguenze fisiche dell’accaduto deve far fronte anche a quelle emotive, e un’altra loro amica.

Dalle parole si evince che Calabrese chiede soltanto civiltà, rispetto delle donne e che la direzione generale del circo Amedeo Orfei possa prendere provvedimenti contro gli uomini reputati responsabili delle violenze. Infatti, il fioraio battipagliese dichiara di non avere nulla contro il circo della storica famiglia, lui che per primo ha amato la figura di Moira Orfei e sa quanto sia importante per i suoi discendenti portare avanti il suo buon nome. Proprio in occasione dell’imminente apertura dello spettacolo circense nel territorio della Piana de Sele, Calabrese invita i cittadini a non disertarlo per i fatti accaduti, ma di andare al circo insieme ai propri bambini e a non galvanizzare il lavoro di chi lavoro al suo interno.



L’accaduto

Pochi giorni fa, Calabrese e la moglie dichiararono sui social di essere stati aggrediti sia verbalmente sia fisicamente da 8 persone che sarebbero collegate al circo Orfei. Stando alla versione delle vittime, il tutto sarebbe partito dai danni provocati da un camion all’auto della donna: è stato in quel momento che Calabrese provò a fermare gli uomini a bordo del mezzo pesante per fargli visionare i danni. La cosa però è poi degenerata in una sorta di rissa che avrebbe visto sopraggiungere altri dipendenti del circo, i quali avrebbero preso a calci e pugni i tre malcapitati sotto gli occhi increduli di commercianti e cittadini, il tutto sulla strada statale. Alla fine, gli aggressori sarebbero scappati e poco dopo sono giunti gli agenti della Polizia di Stato e un’ambulanza per soccorrere i feriti e ricostruire il caso. Calabrese, la compagna e un loro amico hanno riportato lividi, traumi e sono ancora visibilmente sotto shock.

Le reazioni

Il giorno dopo l’accaduto, tantissime sono state le adesioni di solidarietà alle tre vittime dell’aggressione. La notizia addirittura è arrivata anche in altri comuni, come ad esempio a Bellizzi, dove sarebbe scoppiata una vera e propria rivolta social contro la manifestazione circense. Battipaglia è vicina a Calabrese e alla sua compagna, ma il titolare amministrativo del Circo, Lino Orfei, non ha fatto mancare la propria reazione attraverso una nota dove ha dichiarato l’esatto contrario di quanto raccontato da Calabrese, negando la tanto contestata aggressione da parte del suo personale, composto solo da due uomini e non 8 o più individui come raccontato dal fioraio di via Belvedere. Spetterà ora al comando della Polizia di Stato di Battipaglia raccogliere tutte le informazioni necessarie per poter procedere con le indagini dopo aver raccolte le denunce delle parti in causa e le testimonianze di chi era presente quel giorno.

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