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Agguato agli agenti dopo Cavese-Altamura: indagini in corso

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I tifosi della Cavese

Tre minuti di pura follia. Tanto è durato l’attacco, orchestrato da un gruppo ristretto di ultras – tra cinque e sei persone – contro gli agenti del commissariato di polizia di Cava de’ Tirreni e del reparto mobile di Napoli. L’aggressione si è consumata al termine della partita Cavese-Altamura, disputata venerdì sera allo stadio comunale Simonetta Lamberti e terminata con un pareggio per 1-1.

In pochi istanti, i facinorosi hanno lanciato oggetti pericolosi contro le forze dell’ordine, tra cui dieci fumogeni, una batteria di fuochi pirotecnici e ben dieci bombe carta come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Scontri dopo Cavese-Altamura, indagini in corso

L’assalto è avvenuto circa venti minuti dopo il fischio finale, mentre gli agenti erano impegnati nel servizio d’ordine in via Gino Palumbo, nei pressi della Curva Sud. Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo di ultras ha improvvisamente colpito con un lancio di fumogeni e ordigni pirotecnici. Una trentina di poliziotti sono stati presi di mira, mentre una delle bombe carta, rimasta inesplosa, è stata recuperata dagli artificieri della polizia di Stato di Napoli e successivamente sequestrata per la distruzione, come disposto dal pubblico ministero di turno.

Fortunatamente, l’aggressione non ha causato feriti né danni materiali. Dopo pochi minuti, gli assalitori si sono rapidamente dileguati. Nel frattempo, gli agenti del commissariato di Cava de’ Tirreni, sotto la direzione del vicequestore Gianluca Perillo, hanno avviato le indagini per identificare i responsabili.

Un episodio che riaccende la tensione

L’episodio arriva a pochi giorni da un altro scontro tra tifoserie. La scorsa settimana, infatti, i sostenitori della Cavese erano stati vittime di un agguato da parte dei tifosi della Nocerina, mentre rientravano da una trasferta ad Avellino. In quell’occasione, i biancoblù erano stati bersagliati con un lancio di pietre, e un tifoso aveva riportato ferite con una prognosi di 40 giorni.

A seguito degli scontri, la Cavese ha preso le distanze dai disordini con una nota ufficiale:

“La Cavese 1919 si dissocia e condanna fermamente i fatti di violenza accaduti nel post gara all’esterno dello stadio Simonetta Lamberti, che hanno coinvolto gli agenti della Polizia di Stato. La violenza, in ogni sua forma, è estranea ai principi di lealtà e rispetto che contraddistinguono il nostro club. Alle forze dell’ordine impegnate nel loro lavoro, esprimiamo la nostra più sincera solidarietà”.

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