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Agropoli, Consiglio comunale "rovente": ecco cosa è accaduto

AGROPOLI. Primi Consigli comunali post elezioni e prime bagarre: si è tenuto giovedì 20 luglio alle ore 19.30, presso il Comune di Agropoli, il Consiglio comunale in seconda convocazione dopo il mancato raggiungimento del numero legale nella data di prima seduta che era coincisa con il giorno in cui Agropoli è stata in emergenza incendi.

Ci si aspettava che la questione più spinosa da affrontare sarebbe stata quella dell’incompatibilità del consigliere Di Nardo ed invece la trattazione di essa è stata rinviata mentre le soprese sono sopraggiunte rispetto ad altro punto importante previsto tra quelli all’ordine del giorno ovvero la nomina dei componenti in seno all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento.

Riguardo a tale argomento particolari perplessità ha suscitato la votazione che, a dire del consigliere di opposizione Consolato Natalino Caccamo, pare sia avvenuta in difformità rispetto a quanto previsto dal Regolamento. Si è infatti proceduto ad una votazione congiunta di maggioranza e opposizione rispetto ai componenti di maggioranza e quelli di minoranza all’Unione dei Comuni  e  questo significa che l’opposizione ha dovuto votare il componente di maggioranza ma anche che il componente della minoranza è stato scelto dalla maggioranza.   

Il portavoce 5 Stelle Caccamo, senza nulla obiettare circa la designazione del consigliere Abate quale rappresentante della Minoranza all’Unione dei Comuni dell’Alto Cilento, contesta l’irregolarità con cui la procedura di nomina si è svolta e mostra il suo disappunto anche in rete scrivendo parole di sdegno (che riportiamo) sulla sua pagina facebook: «Davvero da restarci basiti! Più volte avevo visto queste scene assistendo dall’esterno, ma vedere e partecipare al festival dell’assurdo dal di dentro è un colpo non da poco. Non solo il boicottaggio elettorale.

Oggi ti vengono pure a mettere mano a casa tua. Per chi non lo sapesse il comune di Agropoli partecipa all’ Unione dei Comuni Alto Cilento, ente buco nero di mille nefandezze con sede a Torchiara.  Bene, con il rinnovo del Consiglio Comunale,  bisognava rinnovare i rappresentanti allo stesso ente  (Sindaco e due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza).

In minoranza avevamo concordato che mi sarei preso carico di questo ennesimo impegno. Il Regolamento vuole che la maggioranza e la minoranza si votino “rispettivamente” i due rappresentanti . Benissimo, che fanno questi fuoriclasse della democrazia….ma non ti vanno a votare pure il rappresentante dell’opposizione?».

Dure  quindi le parole del consigliere Caccamo che contesta un modus operandi che ritiene contra legem e inammissibile. Lo stesso, pertanto, determinato a lottare per la rigorosa osservanza e applicazione delle leggi in tutte le attività poste in essere nella casa comunale, dopo aver immediatamente comunicato in un video esplicativo delle attività svoltesi durante il consiglio comunale, il suo disappunto per quanto accaduto relativamente alla nomina in oggetto, parlando di “metodi mafiosi” e quindi non rispettosi dei principi posti dalla legge a garanzia e tutela della minoranza, ha poi formalizzato una lettera di chiarimenti indirizzata al Segretario Generale dell’ente, chiedendo precisazioni in merito all’esplicazione delle modalità  di nomina/elezione del componente di minoranza presso l’ente dei Comuni dell’Alto Cilento con preghiera di specificarsi in risposta se  alle votazioni separate devono partecipare tutti i componenti del Consiglio o separatamente i due gruppi di maggioranza prima e minoranza poi.

Il consigliere sta altresì vagliando l’ipotesi di agire per ottenere un annullamento in autotutela della delibera di nomina.

 

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