Domenica pomeriggio, Piazza della Repubblica ad Agropoli ha ospitato la “Marcia della Resilienza” per commemorare il terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina e mostrare solidarietà alla comunità ucraina.
Agropoli, la “Marcia della Resilienza” per l’Ucraina a tre anni dall’invasione russa
Domenica pomeriggio, Piazza della Repubblica ad Agropoli è stata il punto di partenza della “Marcia della Resilienza”, un evento organizzato per commemorare il terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina e mostrare solidarietà alla comunità ucraina locale.
L’evento organizzato dall’Associazione “O Cilento” con il patrocinio del Comune di Agropoli. Hanno partecipato cittadini ucraini e italiani, uniti nel sostegno al popolo ucraino. Il corteo ha attraversato le vie del centro cittadino, in contemporanea con altre manifestazioni in tutta Italia.
Solidarietà e vicinanza
La marcia è partita da Piazza della Repubblica e si è conclusa con un momento di preghiera e una messa presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. I partecipanti hanno sventolato bandiere gialloblu e esposto striscioni e cartelloni realizzati dalla comunità ucraina locale. L’evento è stato un’occasione per ricordare le vittime della guerra e per ribadire la vicinanza della comunità cilentana alla popolazione colpita dal conflitto.
Le dichiarazioni
“Questa marcia è un segno di speranza e resistenza. Agropoli è vicina a chi sta soffrendo a causa della guerra”, ha dichiarato un rappresentante dell’Associazione “O Cilento”. “Oggi siamo qui per ricordare che la lotta per la libertà e la pace continua”, ha aggiunto un cittadino ucraino presente alla manifestazione.
Contesto internazionale
La manifestazione si è svolta a tre anni esatti dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, un conflitto che ha causato migliaia di vittime e milioni di sfollati. Eventi simili si sono tenuti in diverse città italiane e in tutta Europa, per ribadire il sostegno internazionale alla popolazione ucraina.
L’iniziativa di Agropoli ha voluto lanciare un messaggio di speranza e resilienza, dimostrando che la solidarietà non ha confini.