AGROPOLI. Prima delle elezioni amministrative del giugno scorso qualcuno aveva la speranza che il fronte anti Alfieri si unisse in un unico gruppo pronto a sfidare Adamo Coppola, rappresentante la continuità con l’amministrazione uscente. Così non è stato e si sono formati due schieramenti: Agropoli Bene Comune, capeggiato da Agostino Abate e il M5S, con candidato sindaco Consolato Caccamo, oggi unici rappresentanti della minoranza. Anche in questo caso chi si augurava che i due consiglieri comunali facessero fronte comune per rappresentare un’opposizione all’amministrazione in carica è rimasto deluso.
Come racconta il portale InfoCilento, tra Abate e il Movimento 5 Stelle, infatti, negli ultimi giorni si è consumata la frattura. Il primo atto è stata l’elezione del candidato sindaco di Abc quale rappresentante della minoranza nell’Unione dei Comuni, ruolo che Caccamo sperava di avere per sé. Da parte di Abate, una volta eletto, nessun passo indietro.
Proprio l’Unione dei Comuni Alto Cilento è stata dunque la causa della definitiva spaccatura. Nel primo consiglio dell’Ente, infatti, i grillini hanno contestato ad Abate un atteggiamento troppo pacato rispetto alla ferma opposizione che loro si auguravano. La diplomazia, si sa, non è un pregio dei 5 Stelle che non hanno perso tempo ad utilizzare i social per attaccare Abate. Un esponente del Meet Up ha contestato il suo comportamento e le mancate dimissioni dall’Unione dei Comuni.
Non sono mancate polemiche da parte dei cittadini per quanto accaduto: «Anziché unirsi la minoranza si spacca», è il commento che unisce tutti.