È ancora giallo ad Albanella dove in questi giorni l’attività di scavo svoltasi a Bosco Camerine ha attirato l’attenzione dei cittadini. Non c’è una risposta certa su cosa sia incentrata la ricerca, ma ci sarebbe una doppia ipotesi. Da un lato si parla di eventuali corpi di reato che potrebbero essere stati interrati nella zona oggetto di investigazione, dall’altro si ipotizza la presenza di rifiuti tossici.
Albanella, ipotesi rifiuti tossici
Secondo le prime indiscrezioni, l’intera attività di scavo e di perlustrazione avrebbe avuto origine dalle rivelazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, il cui nome resta ancora coperto per ovvie esigenze investigative e di sicurezza.
Gli inquirenti, sempre secondo indiscrezioni, sarebbero alla ricerca delle prove di un traffico nazionale di rifiuti altamente tossici e pericolosi per la salute umana. Il traffico, risalente alla fine del primo decennio degli anni 2000 e agli inizi del secondo decennio, riguarderebbe una quantità enorme di rifiuti non solo derivanti da lavorazioni industriali ma anche da attività di smaltimento legata al settore chimico ed energetico.
Ipotesi cadavere
Sarebbero due i cadaveri sepolti a Bosco Oasi Camerine. Si tratterebbe di un duplice omicidio, di una lupara bianca, frutto di una faida tra organizzazioni criminali, che sarebbero stati consumati in periodi relativa mente recenti. Un collaboratore di giustizia, come riporta il quotidiano La Città, avrebbe fatto rivelazioni importanti su quello che resta ancora un giallo, indicando il punto o l’area in cui cercare i cadaveri
Fonte: Il Mattino