Un video condiviso sui social da altri studenti dell’Università di Salerno mostrerebbe le condizioni precarie dell’albero crollato su tre ragazzi, di cui uno ricoverato in gravissime condizioni. Lo riporta Il Mattino.
Albero caduto sull’Università di Salerno, gli studenti: “Era pericolante”
Attualmente non ci sono nomi iscritti nel registro degli indagati per il crollo dell’albero che ha portato tre giovani universitari di Fisciano in ospedale. La qualificazione del reato dipenderà dall’evoluzione clinica dei feriti, mentre le responsabilità saranno determinate dagli accertamenti in corso. L’area del campus, situata vicino alla facoltà di Ingegneria, è stata sequestrata e gli agenti di polizia stanno esaminando la documentazione relativa alla manutenzione del verde pubblico dell’Università. Nella giornata di oggi, continueranno a interrogare ulteriori persone che potrebbero fornire informazioni utili alla procura di Nocera Inferiore, guidata dal procuratore capo Antonio Centore, per identificare eventuali negligenze.
Anche due dei tre feriti dovrebbero essere interrogati dagli investigatori, ma le loro condizioni di salute non sono ancora ottimali. Carmine Fiorillo, 25 anni di Eboli, è attualmente ricoverato in Rianimazione presso l’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno ed è il ferito più grave. Ha superato la notte dopo un lungo e complesso intervento neurochirurgico volto a ridurre l’ematoma cranico, ma ha subito fratture in diverse parti del corpo e i medici non hanno ancora fornito un giudizio definitivo sulla sua prognosi. Carmine Pacifico, il più giovane dei tre a soli vent’anni e originario di Altavilla Silentina, ha invece riportato un politrauma da schiacciamento al collo, alla colonna vertebrale e al volto, e dovrà affrontare un recupero di circa quaranta giorni. Anche Antonio La Regina, 25 anni, ha subito fratture multiple, comprese quelle vertebrali, ed è in condizioni cliniche molto delicate, ma non è in pericolo di vita.
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Nella mattinata di ieri, l’Università ha diffuso un comunicato ufficiale in cui esprime il suo «sgomento e dolore per l’accaduto», sottolineando che «tutti i membri della comunità accademica, inclusi docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo, si uniscono in questo momento difficile attorno ai tre corsisti della specializzazione per le attività di sostegno e alle loro famiglie». Inoltre, è stato specificato che «il contratto attualmente in vigore tra la Fondazione universitaria, responsabile della manutenzione del verde, e l’azienda incaricata del servizio prevede un monitoraggio costante delle condizioni di sicurezza delle oltre 3.000 piante presenti nei campus, con l’obbligo di segnalare eventuali criticità e di intervenire tempestivamente, oltre a effettuare verifiche periodiche e specifiche, con rilascio di documentazione attestante i risultati ottenuti».
«L’ateneo sottolinea – si legge nella nota – che la Fondazione ha avviato un’ulteriore verifica straordinaria, attualmente in corso, presso i Campus di Fisciano e Baronissi. Riguardo ad alcune notizie diffuse dalla stampa locale, si precisa inoltre che non erano state emesse allerte meteo da parte delle autorità competenti, incluso il bollettino di criticità nazionale.»
Il deputato di Alleanza Verdi, Francesco Emilio Borrelli, è intervenuto sulla questione, evidenziando che «le accuse mosse dagli studenti sono estremamente gravi. Chiedo che si faccia chiarezza al più presto sulla verità dei fatti e sulle responsabilità di quella che appare essere una tragedia annunciata». Questo commento si riferisce a un video che circola sui social riguardo alle cause dell’incidente, in cui si osserva un albero che oscilla anche in assenza di vento. «Le università devono essere ambienti sicuri, dove gli studenti possano apprendere e socializzare liberamente – ha aggiunto il parlamentare, concludendo – È fondamentale che le istituzioni si assumano le proprie responsabilità di fronte a eventi così gravi». Gli studenti di Fisciano, intanto, sono profondamente scossi per quanto accaduto.
Gli amici
Carmine e Antonio sono due amici molto legati, attivamente coinvolti nel sociale: Carmine è un volontario della parrocchia nel quartiere Pescara di Eboli, mentre Antonio presta servizio alla Croce Rossa. Entrambi hanno conseguito la laurea all’università della Basilicata e stavano frequentando il Tfa. «Sono due ragazzi eccezionali. Anche se Carmine è di Eboli, è considerato parte della nostra famiglia e partecipa sempre alle nostre iniziative: era uno degli attori nella rievocazione storica. Antonio fa parte del direttivo e si occupa di progetti legati alla salute – racconta Alex Serratore, presidente del Forum dei Giovani di Altavilla – Siamo molto preoccupati. La sensazione predominante è la rabbia, oltre alla paura. In quel luogo transitano migliaia di studenti: l’incidente è avvenuto di sabato, e avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia ancora più grave. Quell’albero appariva instabile. In un campus è necessaria una manutenzione adeguata: in passato abbiamo già affrontato problemi come tetti crollati e edifici chiusi a causa della pioggia. L’università deve essere un ambiente sicuro».
Carmine, il più serio dei tre studenti, era molto motivato a seguire quel corso per completare un percorso di specializzazione nelle attività di sostegno. Un imprevisto cambiamento nella graduatoria lo ha fatto arrivare a Fisciano sabato. Circa quaranta minuti prima delle 13.30, momento in cui si è verificato il crollo dell’albero.