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Alessandro Panariello, l’operaio 21enne schiacciato da lastra d’acciaio: 5 indagati. L’ultimo messaggio alla fidanzata: “Non voglio più lavorare qui”

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Alessandro Panariello

L’inchiesta della Procura sulla morte di Alessandro Panariello, operaio di 21 anni morto in un cantiere a Scafati, ha portato all’iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati.

Operaio morto a Scafati, 5 indagati

I magistrati stanno focalizzando l’attenzione sulle responsabilità dell’impresa e dei responsabili del cantiere e della sicurezza. È stata disposta l’autopsia sul corpo del giovane. Inoltre, la madre e la fidanzata di Alessandro hanno presentato una querela denunciando che lavorava in nero e che aveva chiesto invano un contratto regolare.

La denuncia

La madre dell’operaio, Flora Panariello, e la fidanzata del ragazzo, Annachiara hanno denunciato che «Alessandro lavorava in nero per una paga giornaliera di 50 euro e aveva chiesto da tempo di avere un contratto regolare». Richiesta, secondo la versione della madre e della fidanzata di Alessandro, alla quale la ditta – l’Arco Legno srl – non aveva mai dato seguito. Panariello aveva lasciato la scuola sette anni fa per contribuire al sostegno della famiglia, in difficoltà dopo la morte del padre.

L’ultimo messaggio alla fidanzata

Secondo quanto raccontato dai familiari ai carabinieri, il 21enne aveva anche litigato più volte con il datore di lavoro per la carenza di sicurezza sui cantieri. Al punto da interrompere alcune volte i propri compiti, rientrando a casa in anticipo. E anche il 17 maggio, nel giorno dell’incidente, aveva inviato alla fidanzata un messaggio audio dopo essersi lamentato delle sue condizioni occupazionali: «Non voglio più continuare a lavorare qui».

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