I renziani ormai non vogliono sentirne parlare. L’argomento De Luca per il giglio magico è cosa chiusa. E, naturalmente, lo stesso vale per Matteo Renzi che stavolta non ha ceduto di un passo rispetto alla vicenda De Luca.
Il governatore, dall’altro lato, tenta di mostrare ancora i muscoli. Battezza il movimento “Campania Libera” per poi tirarsi fuori e lasciare allo scoperto Tommaso Casillo e Luigi Bosco. Da giorni ribadisce che non lascerà il Partito democratico. E di questo sono certi al Nazareno dove l’operazione “Campania Libera” è stata marchiata come semplice scialuppa di salvataggio e, in questo momento, prova muscolare del presidente della Regione Campania.
A Roma, però, De Luca è isolato. Perso Renzi, pare che pure l’approccio con Franceschini sia alquanto complicato. Peggio ancora con Emiliano che seppur intento nella scalata nazionale, non vorrebbe incrociare De Luca sulla sua strada.
Intanto il gruppo democrat campano si mobilita. Qui il riferimento di Matteo Renzi sarà Ciro Bonajuto che ben presto entrerà nella segreteria nazionale del Pd. Intanto sono stati già diversi i contatti e gli incontri che i consiglieri regionali Topo e Casillo hanno avuto con Matteo Renzi ed il suo staff.
Per ora, giunta regionale a parte, si lavora per la segreteria regionale del partito. Quasi certamente non ci sarà il bis per la Tartaglione, così come sono in netto calo le quotazioni di Nicola Landolfi, che, tra l’altro, qui a Salerno è combattuto tra le posizioni di Vincenzo De Luca e quelle del Partito democratico.
Tra i nomi si fa spazio quello di Vincenza Amato. A Salerno, invece, il governatore rischia di perdere una fetta importante del partito, e quindi del suo gruppo. Franco Alfieri, sindaco di Agropoli, starebbe dialogando con i centristi. In particolare, direttamente con Ciriaco De Mita. Nonostante abbia dimostrato la sua forza alle provinciali, pare che nessun segnale sia arrivato da Palazzo Santa Lucia.
Inoltre, proprio in Provincia, il suo candidato Luca Cerretani (che ha superato perfino il sindaco di Salerno Enzo Napoli) resterebbe a bocca asciutta. La vicepresidenza, infatti, sarebbe stata congelata in attesa di un confronto politico. Così non si esclude che Alfieri possa traslocare al centro ed abbandonare definitivamente Vincenzo De Luca. Quanto a Campania Libera, in provincia di Salerno, c’è poca roba.
L’unico gruppo è quello al Comune di Salerno che è, tra l’altro, in poca sintonia con il primo cittadino Napoli. Tant’è che ognuno viaggerebbe per conto suo. L’unica cosa salernitana di Campania Libera, sono i suoi eccellenti fondatori. Tra cui Ciccio D’Acunto, Mena Arcieri, Nello Mastursi e Matteo Picardi.
Articolo di Andrea Pellegrino