ANGRI. Abusivismo edilizio, scattano i sigilli per un immobile in via Sant’Alfonso, interessato da lavori di ampliamento non autorizzati. I carabinieri, che hanno eseguito il provvedimento di sequestro, hanno anche denunciato due persone, un uomo ed una donna, entrambi di Angri, lei intestataria della proprietà, lui committente dei lavori.
Come racconta il quotidiano Il Mattino, in realtà i sigilli hanno interessato solo una parte dello stabile, che sarebbe stata edificata in totale assenza del permesso a costruire o di un titolo autorizzativo da parte degli uffici comunali competenti. Sarebbe stata una segnalazione a far scattare i controlli da parte delle forze dell’ordine e del personale dell’ufficio tecnico comunale, che hanno dovuto accertare se i lavori di ampliamento dell’immobile segnalato fossero stati preventivamente autorizzati.
Qualche giorno fa è scattata l’attività di verifica dei militari in via Sant’Alfonso. Una volta sul posto i carabinieri, coordinati dal comandante Alessandro Buscema, hanno accertato che né l’intestatario dello stabile né il committente dei lavori avevano fatto richiesta all’ufficio tecnico comunale di una concessione edilizia per poter procedere all’aumento volumetrico del fabbricato, come impone la legge.
I lavori, in fase di esecuzione, non erano pertanto autorizzati. Il committente non ha saputo fornire giustificazioni che potessero evitare l’adozione di provvedimenti da parte degli uomini dell’Arma. Per la parte dell’immobile interessata dall’intervento di ampliamento sono scattati, inevitabilmente, i sigilli. Per l’intestatario dello stabile, una donna di 62 anni, e per il committente dei lavori è scattata la denuncia in stato di libertà.