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Angri, sequestro di 125 reperti archeologici di particolare pregio | Il professionista: “Mi sono stati dati in eredità”

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Il sequestro
Il sequestro

I carabinieri hanno scoperto e posto sotto sequestro 125 reperti archeologici che un professore aveva in casa ad Angri. L’uomo ha anche cercato di giustificarsi dicendo che gli erano stati dati in eredità ma la documentazione esibita non era valida. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Angri, sequestro di 125 reperti archeologici nascosti in casa

Secondo il professionista quei reperti archeologoci, nascosti in casa, erano stati ereditati ma la documentazione esibita non era valida così è scattato il sequestro. I militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli hanno confiscato 125 reperti archeologici di particolare pregio, tra cui vasellame decorato, statuette fittili, utensili e oggetti ornamentali databili tra il IX sec. a.C e il I sec. d.C., ascrivibili in gran parte all’area campana, e 64 monete in oro, argento e bronzo databili tra il III sec. a.C. e il VII sec. d.C. I reperti più antichi potrebbero probabilmente arrivare da necropoli della Valle del Sarno ed altri provenienti comunque dalla Campania.

Angrisequestro

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