ANGRI. Il patteggiamento richiesto da Ivan M. è stato respinto, da parte del gup, e ora dovrà affrontare un processo con l’accusa di tentato omicidio, per avere speronato e tallonato il suo rivale in amore nel mezzo di una spericolata manovra in autostrada, compiuta lungo il tratto Nocera -Angri della Salerno-Napoli.
L’angrese era già stato raggiunto da una richiesta di giudizio immediato presentata dalla Procura, e aveva provato a chiudere la vicenda con una pena concordata.
Sperona il rivale in autostrada: il racconto
A raccontare cosa era accaduto in autostrada fu la vittima, che dopo l’inseguimento sull’A3 era finita in ospedale con una frattura e la rottura di un legamento.
Spiegò che si trovava a bordo di una moto, mentre l’odierno imputato era in auto con tre bambini, e che dopo essersi incrociati i due veicoli erano entrati in contatto.
Secondo la sua versione, mentre la moto era a circa metà della lunghezza della vettura durante un sorpasso, l’imputato aveva fermato l’auto dopo averlo lasciato dietro per poi procedere in retromarcia.
L’urto provocò dei danni, ma il motociclista riprese il percorso provando ad uscire dall’autostrada, nei pressi dello svincolo fu però tamponato da Ivan M. lungo la curva dell’uscita di Angri e cadde.
«C’era sua figlia piccola che era scesa dall’auto, dov’erano anche gli altri suoi figli.
Le minacce
Mi chiedeva se stessi bene e se mi ero fatto male» ha raccontato agli inquirenti. Il conducente dell’auto lo avrebbe invece minacciato, svelando anche il motivo del suo risentimento: «Questo non è niente, ti devo uccidere, ti uccido, hai finito di vivere, ti levo dal mondo, mi hai tolto mia moglie e i miei figli». La matrice dell’episodio era quindi di origine sentimentale