Un uomo di 41 anni, residente ad Angri e fino ad ora incensurato, è stato arrestato dalla Polizia di Salerno con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’operazione, avvenuta l’altro ieri, ha portato al sequestro di circa cinque chili di droga, prevalentemente cocaina, oltre a una quantità minore di sostanze definite “leggere”.
L’arresto è il risultato di un’intensa attività investigativa e di controllo che ha condotto le forze dell’ordine a perquisire l’abitazione dell’uomo, trovando il consistente quantitativo di stupefacenti come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Angri, trovato con 5 chili di droga: arrestato 41enne
Questa mattina l’indagato comparirà davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore per l’udienza di convalida dell’arresto. In tale sede, avrà la possibilità di fornire la propria versione dei fatti, eventualmente chiarendo le circostanze che hanno portato al possesso di una tale quantità di droga. Gli inquirenti, tuttavia, ritengono improbabile che il materiale sequestrato fosse destinato a uso personale, considerando l’ingente quantità.
Secondo arresto in poche settimane ad Angri
L’arresto del 41enne rappresenta il secondo importante intervento delle forze dell’ordine legato al traffico di stupefacenti nel comune di Angri nel giro di poche settimane. Precedentemente, due giovani erano stati fermati con un consistente quantitativo di cocaina, circostanza che aveva portato al loro arresto. Il ripetersi di episodi di questa natura ha rafforzato l’impegno della Polizia, che continua a monitorare l’Agro nocerino-sarnese, area strategica per il traffico di droga nella provincia di Salerno.
Le ipotesi investigative
La Procura di Nocera Inferiore, che coordina le indagini, sta cercando di fare luce sul ruolo del 41enne nel possibile traffico di droga. Tra le piste al vaglio vi è l’ipotesi che l’arrestato non fosse un diretto gestore dell’attività di spaccio ma piuttosto un corriere o un depositario degli stupefacenti per conto di una rete criminale più ampia. L’assenza di precedenti penali, infatti, rende l’uomo potenzialmente “insospettabile” e quindi adatto a ruoli di basso profilo ma cruciali per i traffici illeciti.
Le forze dell’ordine non escludono che l’uomo fosse incaricato non solo di custodire la droga ma, eventualmente, anche di occuparsi della distribuzione sul territorio. Questa ipotesi si inserisce in una strategia spesso adottata dalle organizzazioni criminali, che affidano incarichi operativi a persone senza precedenti per ridurre il rischio di attirare l’attenzione degli investigatori.