Infiltrazioni del clan Fezza-De Vivo nel Comune di Pagani: assunzioni di figlio e nuora per ottenere appalti pubblici. Questo è quanto emerge dalle 84 pagine di ordinanza che, nella giornata di venerdì 8 novembre, ha portato all’arresto di otto persone.
Pagani: assunzioni di figlio e nuora per ottenere appalti pubblici
Nella cooperativa di Marrazzo, i familiari di un dipendente comunale hanno trovato spazio per accedere a informazioni preziose. Alfonso Marrazzo ha scelto di affidarsi al dirigente municipale Bonaventura Tramontano, consapevole che tutte le informazioni necessarie per consentire alla Pedema di aggiudicarsi gli appalti pubblici del Comune di Pagani passavano attraverso di lui, contribuendo così a consolidare la posizione del clan Fezza-De Vivo in questo settore.
Per garantire la sua collaborazione, Marrazzo ha deciso di tenerlo “a libro paga” in modo piuttosto diretto: assumendo il figlio e la nuora di Tramontano. Sebbene si trattasse di un impegno economico significativo, spesso motivo di sfoghi con amici e conoscenti, questa strategia consentiva a Marrazzo di anticipare le gare indette dall’amministrazione comunale di Palazzo San Carlo.
Questo è quanto si evince dalle 84 pagine di ordinanza che, nella giornata di venerdì, hanno portato all’arresto di otto persone (tre in carcere e cinque agli arresti domiciliari) e hanno visto altre otto indagate, tra cui il sindaco Lello De Prisco e l’assessore Pietro Sessa. L’inchiesta, condotta dalla Dda di Salerno, riguarda presunti infiltrazioni camorristiche del clan Fezza-De Vivo negli appalti pubblici del Comune di Pagani.