Site icon Occhio Notizie

Arbitro aggredito nell’Agro: sanzionato il capitano, ma c’è il reclamo

SIANO. Arbitro aggredito nell’Agro, il Giudice Sportivo sanziona il capitano del Siano Calcio, che annuncia reclamo contro la pesante squalifica di un anno.

Maxi-squalifica al capitano di una squadra dell’Agro, il Giudice Sportivo parla di arbitro aggredito, ma il club inoltrerà reclamo

Il match tra Siano e Cava United si è disputato nello scorso weekend ed era stato sospeso nel corso della ripresa. Nel referto consegnato al Giudice Sportivo, il direttore di gara non ha però indicato il nome dell’aggressore.

Dunque, per l’articolo 3 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva, è il capitano della squadra a essere sanzionato: Pietro Leo, indicato nella distinta di gara appunto come capitano del Siano, è stato squalificato per un anno, fino al 16 gennaio 2020.

Per la società, sconfitta a tavolino per 0-3 e un’ammenda di 50 euro, una cifra nettamente ridotta per la collaborazione dei dirigenti della squadra che hanno “scortato” l’arbitro fino agli spogliatoi.



Come scagionare il capitano…

Secondo il protocollo della giustizia sportiva dei dilettanti, il club ha 7 giorni di tempo per poter scagionare il suo capitano.

Impugnando la sentenza, le società possono infatti indicare il nome del responsabile della presunta aggressione, provando anche a farlo presentare in sede di discussione del reclamo.

Ci sono precedenti di giustizia sportiva dilettantistica che, esclusivamente nei casi di scambio di persona colpita da sanzioni disciplinari, hanno visto l’ammissione di immagini video come prove documentali a supporto di un reclamo.

…ma il Siano Calcio accusa: “L’arbitro ha riportato false dichiarazioni”

Il club dell’Agro parte al contrattacco e, attraverso una nota, accusa il direttore di gara di aver riportato informazioni false nel referto consegnato al Giudice Sportivo. Qui di seguito il testo integrale del comunicato:

Alle luce della sentenza del comunicato ufficiale n° 78 del 17 gennaio 2019, come Società ci corre l’obbligo di fare chiarezza su quanto accaduto durante la gara di calcio disputata sabato 12/01 contro il Cava United.

Al minuto 35’ del secondo tempo e sul risultato di 0-1 , il direttore di gara ha ritenuto sospendere la gara, per aver subito minacce verbali. Con sommo stupore ieri 17/01/2019 dal comunicato ufficiale si rileva, che nel referto post gara, il sig. arbitro scriveva ”[…] che un calciatore non identificato, appartenente alla Società Siano Calcio, colpiva con un calcio il ddg […]”.

Premesso che tutto ciò non risulta al vero, ci sono i filmati che lo dimostrano, l’arbitro rientrava negli spogliatoi e alla presenza della forza pubblica dichiarava di non aver subito nessuna violenza e che solo per una questione ambientale dichiarava chiusa la gara.



Non vogliamo assolutamente discutere degli eventuali errori arbitrali, non è nostro costume ed abitudine, ma abbiamo l’obbligo di dover difendere l’immagine della Società, dei nostri calciatori e della città che rappresentiamo, da accuse, illazioni e false dichiarazioni.

Ribadiamo fortemente che il Signor arbitro non è stato minimamente oggetto di alcuna aggressione fisica, ma solo di una reazione verbale da parte di un nostro calciatore che si vedeva ingiustamente espulso.

La Società provvederà ad assumere i giusti provvedimenti ed in base alle disposizioni del Giudice Sportivo, comunichiamo che nelle prossime ore provvederemo ad inoltrare preavviso di reclamo così come previsto dalle disposizioni federali.

Attenderemo il verdetto e se sarà necessario difenderemo la nostra posizione, quella dei nostri tesserati e il nome della nostra città, anche in altre sedi

Exit mobile version