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Droga, armi ed estorsione: arresti in provincia di Salerno, un ricercato si costituisce

Mattinata di arresti e sequestro di beni in provincia di Salerno per spaccio di droga e altri reati. L’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, nella mattinata di venerdì 2 dicembre, hanno eseguito un’ordinanza cautelare di custodia in carcere e sequestro di beni a Pagani, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.



Droga, tentato omicidio ed estorsione a Pagani: arresti e sequestri in provincia di Salerno

L’ordinanza è scattata nei confronti di soggetti indagati per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, tentato omicidio, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, aggravati dal metodo e/o finalità mafiose.

I beni sequestrati tra Italia e Spagna

Contestualmente, la Guardia di Finanza sta procedendo al sequestro preventivo di beni, quote societarie, conti correnti e rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta degli indagati, sul territorio nazionale e in Spagna, per un valore complessivo stimato in circa 1 milione di euro.

Colpito il gruppo Fezza-De Vivo

Le indagini hanno riguardato un’associazione legata al gruppo Fezza-De Vivo i cui componenti sono accusati di estorsione, tentato omicidio, intestazione fittizia di beni, autoriciclaggio, porto e detenzione illegali di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, aggravati dal metodo e/o finalità mafiose.


I NOMI


Un ricercato si costituisce

Nella serata di mercoledì 7 dicembre, uno dei sei indagati sfuggiti alla cattura si è costituito. Il 43enne Giuseppe De Vivo, accompagnato dal legale difensore, si è recato presso il carcere di Fuorni. Sarà sottoposto ad interrogatorio dinanzi al gip del tribunale di Salerno nei prossimi giorni.

Arresti a Pagani, fermati altri due indagati

Altri due arresti dopo il blitz dello scorso 2 dicembre a Pagani: in manette sono finito Francesco Fezza Andrea De Vivo. Nel pomeriggio di domenica 11 dicembre, ufficiali di PG in servizio presso la Squadra Mobile di Avellino, Squadra Mobile di Salerno e del Reparto Territoriale carabinieri di Nocera Inferiore, hanno proceduto all’arresto, nella provincia di Avellino di De Vivo e Fezza.

I due si erano resi irreperibili lo scorso 2 dicembre a seguito dell’esecuzione dell’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa, dal Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito delle attività condotte e coordinate dalla Procura della Repubblica di Salerno Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di un’associazione per delinquere di stampo camorristico insistente sul territorio di Pagani e operante nell’Agro Nocerino Sarnese.

Amarante si costituisce

Ai predetti risultano contestati i reati di direzione dell’omonima organizzazione camorristica, nonché di numerosi reati fine aggravati dal metodo e/o dall’agevolazione mafiosa. Ed ancora, in data odierna si è costituito presso il carcere di Salerno Fuorni Emanuele Amarante, altro indagato resosi irreperibile all’atto dell’esecuzione della medesima ordinanza cautelare.

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