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Sindaco di Praiano, la difesa durante l’interrogatorio: “I soldi non erano per me”

Ieri mattina, lunedì 8 giugno, il sindaco di Praiano Giovanni Di Martino ha sostenuto l’interrogatorio di garanzia dopo l’arresto per concussione avvenuto venerdì ad opera degli uomini della Squadra mobile. Il primo cittadino ha risposto a tutte le domande degli inquirenti.

L’interrogatorio al sindaco di Praiano

Il reato contestato, quello di concussione appunto, è stato derubricato ad induzione illecita. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Antonio Zecca, ha anche chiesto un approfondimento di indagini alla procura e ottenuto la revoca degli arresti domiciliari, sostituita dal divieto di dimora a Praiano.
Di Martino ha spiegato, nel dettaglio, tutta la trattativa portata avanti con l’amministratore di condominio che lo ha poi denunciato, facendo notare anche che 250 euro sono una somma esigua per una tangente. Il primo cittadino ha raccontato che quel denaro serviva per avviare una pratica amministrativa lecita e che gli accordi erano stati presi nell’ambito di una serie di riunioni tenute al Comune, alla presenza di altre persone che – a quanto pare – sono state indicate una ad una agli inquirenti.

Il sindaco ha anche spiegato che si erano sentiti poco prima al telefono con il suo accusatore e che era stato lui stesso a dirgli che, se non fosse stato possibile vedersi, avrebbero potuto organizzarsi poi diversamente.


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