Cronaca Salerno, Salerno

Ascea, boom di prenotazioni per il resort di lusso della Curia

Dopo ore e giorni di polemiche, il resort di lusso di Ascea si appresta ad ospitare i primi clienti. Sarebbero già tante le prenotazioni a Villa Sacro Cuore di Velia, anche se la data dell’inaugurazione non è stata ancora resa nota come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Ascea, boom di prenotazioni per il resort di lusso

In merito è intervenuto il sindaco Pietro D’Angiolillo“Credo che bisogna fare una riflessione seria e mettere da parte l’ipocrisia e gli estremismi di chi, in merito all’intervento di recupero ambientale e paesistico della Villa Sacro Cuore, coltiva protagonismi inutili e privi di buon senso. La tematica va approfondita, tenendo conto che la struttura è stata realizzata in virtù di legittimi titoli edilizi abilitativi”.

La struttura è stata realizzata nel 1965, prima della nascita dei vincoli paesaggistico-ambientali, emanati due anni dopo. La struttura non è mai stata modificata ed è stata utilizzata come scuola e come sede di colonia estiva per tanti anni e per tanti ragazzi.

Il primo cittadino aggiunge: “Stupisce che dopo oltre 55 anni qualcuno si è accorto dell’esistenza di un ecomostro, da oltre 10 anni abbandonato e senza una funzione. Abitato da qualche topo e da tante rondini, raggiunto dalle onde marine e dalle malinconie di qualche adulto che da ragazzo lo aveva frequentato”.

La polemica

“È un mostro di cemento”, è quanto dichiarano i senatori Loredana De Petris e Sandro Ruotolo e annunciano un’interrogazione parlamentare ai ministri Franceschini e Cingolani. Per questo motivo i ministri richiedono di verificare cosa è potuto accadere nel Comune. “Li inviteremo a verificare come è potuto accadere che il Comune, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno su richiesta della diocesi di Vallo della Lucania abbiano concesso tutte le autorizzazioni. Chiederemo ai responsabili dei dicasteri il rispetto della Legge Velia nella quale vieta la realizzazione di opere edilizie e di apportare modifiche al territorio per assicurare il decoro al parco archeologico”.

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