SALERNO. Il quotidiano La Città ha riportato i nomi dei 68 dipendenti del Ruggi per cui il sostituto procuratore Francesco Rotondo ha firmato una nuova richiesta di rinvio a giudizio, aggiungendola a quella per altri 49 imputati che sarà discussa il 27 gennaio. Per questa seconda tranche l’udienza preliminare è fissata al 22 febbraio, dinanzi al medesimo gup Piero Indinnimeo.
Tra i 68 dipendenti, ci sono residenti in tutta la provincia di Salerno ed alcuni della provincia di Napoli.
Sarà lui a valutare se almeno per alcuni vi siano i presupposti per disporre il non luogo a procedere o se tutti debbano andare a processo, difendendosi in dibattimento da accuse che vanno dalla violazione della legge sul pubblico impiego alla truffa ai danni dello Stato (per la quota di stipendio percepita nonostante l’assenza dal posto di lavoro).
La vicenda
Secondo gli inquirenti, gruppi di dipendenti ospedalieri si erano organizzati per scambiarsi il badge, con il risultato che alcuni timbravano per altri, i quali risultavano presenti anche quando non erano ancora entrati in ospedale oppure ne erano usciti in anticipo. Sotto inchiesta sono finiti tanto i presunti assenteisti quanto chi li aiutava, ma nelle carte della Procura i nomi spesso coincidono, tratteggiando un sistema circolare di scambi di favori. La gradazione delle responsabilità varia poi a seconda del numero degli episodi e dell’estensione temporale dell’assenza.
Gli scambi di badge
In molti, dopo le prime indiscrezioni sull’inchiesta, hanno sostenuto che la pratica di scambiarsi il badge era servita talora per guadagnare solo pochissimi minuti – il tempo di trovare parcheggio – per non ritardare l’arrivo in reparto passando per i locali delle macchinette marcatempo. Dichiarazioni che saranno parte della linea che il collegio difensivo (tra gli avvocati, Francesco Dambrosio, Luigi Paolo Giella e Michele Tedesco) sottoporrà al giudice dell’udienza preliminare.
I nomi
Il 22 febbraio toccherà a quattro medici della Chirurgia pediatrica (Umberto Ferrentino di Roccapiemonte, Gaetano Ardimento di Salerno, Vincenzo Andolfi di Salerno e Luigi D’Alesio di Agropoli) e ad altri 64 dipendenti del Ruggi: Antonietta Graziano di Marcianise, Salvatore Della Femmina di Napoli, Anna Stile di Corbara, Luigi Gatti di Pellezzano, Rossana Petrosino di Pellezzano, Teresa Masullo di Baronissi, Amedeo Scorzelli di Salerno, Loredana Landi di San Mango Piemonte, Giuseppe Califano di Nocera, Pompeo Giordano di Eboli, Francesco Coppola di Salerno, Pietro Maisto di Salerno, Rosina Petraglia di Salerno, Antonio Aliberti di Salerno, Carmine Di Capua di Vico Equense, Raffaella Scafa di Torre Annunziata, Giuseppe Esposito di Boscoreale, Filomena Cavallaro di Pompei, Francesco Camicia di Scafati, Maria Elena Di Palma di Boscoreale, Alfonso Sabatino di Scafati, Marcello Campidoglio di Angri, Nunzia Scarpato di Santa Maria la Carità, Luigina Balzano di Castellammare, Guido D’Elia di Acerno, Carla Puglia di Moio della Civitella, Isabella Scaramella di Capaccio, Candida Infante di Nocera, Tiziana Trimarco di Battipaglia, Elisabetta Angrisani di Nocera, Nicola Padovano di Nocera, Raffaele Borrelli di Torre Annunziata, Michele De Rosa di Cava de’ Tirreni, Giovanna Di Donato di Pontecagnano, Carmela Ferrigno di Scafati, Rosa Belgarbo di Gragnano, Salvatore Campanile di Tramonti, Giovanni De Caro di Salerno, Carmela Latorrata di Napoli, Rosa Manzo di Salerno, Cinzia Santese di Olevano sul Tusciano, Anna Capaldo di Salerno, Antonio Calvello di Pontecagnano Faiano, Aurelio Castaldo di Amalfi, Sergio Del Giusto di Giffoni Sei Casali, Guglielmo Crucito di Salerno, Vincenzo Pagano di Pontecagnano Faiano, Carmelina Nicodemo di Cosenza, Anna Maria Naddeo di Salerno, Antonio Conte Alfano di Pagani, Rosa Marino di Salerno, Margherita Oliva di Pontecagnano, Anna Farina di Torre Annunziata, Antonella Genettasio di Salerno, Damiano Pisaturo di Eboli, Giovanni De Chiara di Baronissi, Michelangelo Nese di Salerno, Roberto Virtuoso di Cava de’ Tirreni, Maria Ripoli di Cava de’ Tirreni, Luigi Giorgio di Salerno, Clotilde Bernardo di Salerno, Onofrio Musone di Capaccio, Lucia Rallo di Pontecagnano Faiano, Vincenzo Siniscalco di Salerno.