Cronaca Salerno, Salerno

Cava de’ Tirreni, noto barman stroncato da un malore choc e dolore nella tifoseria biancoblu

Gianluca Russo
Gianluca Russo
Gianluca Russo

Morto un noto barman stroncato da un malore a Cava de’ Tirreni. Dal tardo pomeriggio aveva avvertito uno strano dolore al petto ma aveva continuato a lavorare dietro il bancone. Più tardi, intorno alle 3 di notte, si è accasciato al suolo, ferendosi alla testa. Gli amici lo hanno prontamente portato al pronto soccorso del Santa Maria dell’Olmo, ma per lui non c’è stato niente da fare.

Noto barman stroncato da un malore, dolore nella tifoseria biancoblu

Dal tardo pomeriggio aveva avvertito uno strano dolore al petto ma aveva continuato a lavorare dietro il bancone di un noto bar di piazza Duomo. Poi intorno alle 3 di notte, mentre, insieme ad altri colleghi, stava sistemando il locale si è fermato un attimo per fumare una sigaretta. Neppure due tiri ed è stato colto da malore. Gianluca Russo, 42enne cavese, si è accasciato al suolo, ferendosi alla testa. Gli amici hanno chiamato i soccorsi ma per abbreviare l’attesa hanno raggiunto, in auto, il pronto soccorso del Santa Maria dell’Olmo. Per il barman cavese non c’è stato nulla fare. Inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei medici che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso per infarto.

Nella mattinata di ieri, il pm ha restituito il corpo ai familiari dopo che i carabinieri della tenenza locale hanno effettuato tutte le verifiche necessarie per ricostruire la dinamica dell’episodio. Secondo quanto confermato dagli inquirenti, Gianluca Russo avrebbe subito un malore e, cadendo, si sarebbe ferito alla testa. Un infarto fulminante lo avrebbe strappato alla vita e all’affetto dei suoi cari. L’uomo era molto noto in città, sia per la sua professione che per la sua profonda passione per la Cavese. L’attività commerciale in cui lavorava, punto di incontro per i giovani e meno giovani del luogo, è rimasta chiusa in segno di lutto.

Tanti i messaggi social.Ciao Batman, ciao Benjamin, ciao Sventra, Ciao Zlatan… ti sei conquistato mille nomi e soprannomi, ma il tuo cuore è sempre stato lo stesso! Tanti sogni, tante battaglie affrontate, ma non si può finire così. Ora sei libero anche tu come i veri folli, come i veri ribelli, come i veri dei. Sei in mezzo ad altri amici di una vita. Giuseppe e Mirko ti riabbracceranno in cielo, ma qui la terra spero ti sia lieve amico mio». E tanti post dai gruppi del tifo organizzato bianco blu: «Nel cielo bianco blu spicca il volo un altro aquilotto”.

Cava de' Tirreni

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