BATTIPAGLIA. Le 5mila tonnellate di frazione secca tritovagliata (fst), non conferibile al termovalorizzatore di Acerra, saranno stoccate nello Stir di Battipaglia e non più a Sardone (Giffoni Valle Piana). Lo ha stabilito il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, con una nuova ordinanza in cui fa sostanzialmente dietrofront rispetto a quanto deciso il 25 luglio scorso.
I rifiuti biostabilizzati non saranno più stoccati nei capannoni dell’impianto Gesco di Sardone, bensì nello Stir di Battipaglia per 90 giorni.
Le parole della sindaca Francese
La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha criticato il comportamento del presidente della Provincia per aver deciso di stoccare i rifiuti biostabilizzati nello Stir senza coinvolgere l’amministrazione comunale. «Certo l’ordinanza ha un buon proposito – commenta – quello di evitare che i camion siano in fila presso l’impianto e i rifiuti per le strade della provincia.
Però c’è da dire che manca il coinvolgimento dell’amministrazione comunale. Non capiamo la scelta improvvisa di revocare l’ordinanza per provvedere a stoccare le ecoballe in eccedenza a Sardone, dove già era tutto pronto».
Quanto poi alla possibilità di realizzare un sito di trasferenza sempre nel comune di Battipaglia, la sindaca precisa che: «la presidenza della Regione e la dirigenza dell’Ato provinciale ci hanno già rassicurato sull’impossibilità di questa ipotesi. Di sicuro non saranno commessi gli errori del passato».