Il Consiglio comunale di Battipaglia di lunedì sera è stato teatro di forti tensioni, con la questione della sicurezza cittadina al centro del dibattito. L’atmosfera pesante, dovuta ai numerosi episodi di violenza delle ultime settimane, è emersa chiaramente durante la riunione, che ha visto la partecipazione di molti cittadini preoccupati.
A testimonianza del clima teso, il presidente del Consiglio, Angelo Cappelli, ha dato la parola ad Antonio Pappalardo, portavoce dei residenti, il quale ha espresso l’esasperazione della comunità: “Questa città è stanca della criminalità dilagante. Ogni sera si verificano risse. Diteci cosa dobbiamo fare, siamo a disposizione” come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Battipaglia, allarme violenza in città: chiesto l’Esercito
La sindaca Cecilia Francese ha cercato di rispondere, spiegando che il problema della sicurezza è condiviso con altri comuni e che un incontro in Prefettura con polizia e carabinieri è già avvenuto per affrontare la questione. Tuttavia, il suo intervento è stato più volte interrotto dalle proteste dei cittadini e dell’opposizione, tanto che Cappelli ha minacciato di sospendere la seduta o proseguirla a porte chiuse. Dopo un momento di calma, Francese ha spiegato l’intenzione dell’amministrazione di chiedere l’intervento dell’Esercito per aumentare la sicurezza e fungere da deterrente, pur riconoscendo che i militari non potrebbero intervenire direttamente.
La questione stadio
Oltre alla questione sicurezza, il Consiglio ha affrontato un altro argomento caldo: l’agibilità dello stadio Pastena. Sono previsti lavori di ristrutturazione per un importo di 750mila euro, necessari per riqualificare l’impianto. Tuttavia, questi interventi potrebbero impedire alla Battipagliese di disputare le partite casalinghe, poiché anche lo stadio di Macchia, possibile alternativa, è in fase di ristrutturazione.
L’assessore ai lavori pubblici, Pietro Cerullo, ha annunciato che oggi si terrà un incontro con la ditta incaricata per trovare una soluzione che permetta di avviare i lavori senza interrompere le partite della squadra locale, magari suddividendo l’impianto in due aree operative.