BATTIPAGLIA. È vero spesso si fa polemica, magari anche esagerata, su argomenti politici ancora poco chiari e su cui, sempre magari, gli stessi politici sono a lavoro per risolvere. L’ennesima polemica, questa volta, è nata dalla serata di festeggiamenti a Battipaglia. L’evento è la sentitissima festa di S.S. Cosma e Damiano, molto amata soprattutto in via Olevano, dove da sempre i residenti rendono omaggio ai santi.
Durante i festeggiamenti ha preso parte anche la sindaca Cecilia Francese, la sua importante carica istituzionale ha reso possibile, insieme al parroco Don Vincenzo Sirignano, di dar via a dei festeggiamenti fantastici! La sindaca, infatti, avrebbe cominciato a ballare e divertirsi, concedendosi un trenino con il parroco e tutti i fedeli.
Tutto nella norma, se non fosse che questo si è svolto mentre la stessa sindaca aveva indosso la fascia tricolore, atto che da Gazzetta Ufficiale 270 del 1998 non è assolutamente accettabile. La nota precisa: «L’uso della fascia tricolore da parte del soggetto che rappresenta la comunità locale si caratterizza per il suo valore altamente simbolico. Si invitano i Sindaci tutti a fare un uso corretto della stessa, nella dignità, nel decoro e nella consapevolezza di tale carica».
Insomma, tutto molto bello, ma anche tutto molto sbagliato. Senza bigottismi o falsa morale, è importante precisare il momento storico in cui la città versa, dove la Piana del Sele è completamente martoriata dall’intenzione della Regione Campania di “regalarci” un nuovo sito di compostaggio, senza nulla togliere alla sindaca che ha partecipato attivamente al corteo per dire No al nuovo impianto, sarebbe sicuramente stato maggiormente apprezzato se avesse fatto il “trenino” dopo aver dato qualche certezza in più ai battipagliesi tutti, e magari senza la fascia.
Citando una famosa canzone del rapper Salmo, diventata tra l’altro un tormentone estivo: non pensiamo ai problemi, evitiamo discussioni e “vabbé balliamo”.