“Ci sono a Battipaglia 600mila metri quadrati di standard non realizzati. C’è una cronica carenza di spazi pubblici sul territorio comunale (aree verdi, luoghi di incontro, spazi di aggregazione, parcheggi)”. Una frase che si legge nella prima relazione del gruppo di esperti a lavoro da mesi per la realizzazione delle linee guida del futuro piano urbanistico comunale.
Una storia già sentita
Non è una novità a Battipaglia. La stessa nozione era stata espressa nella relazione del Puc preparata dall’ex consulente di Giovanni Santomauro, Valter Fabietti: “la città si è ingrandita disordinatamente e gli abitanti hanno avvertito grosse difficoltà di vivibilità”. Tale dettaglio, sicuramente non trascurabile, era stato notato anche prima. Nel 1997, l’allora sindaco Fernando Zara ne parlò, senza la necessità di avvalersi di consulenti a carico delle casse comunali.
Continua la relazione del team nominato dalla commissione straordinaria: “Risulta indispensabile recuperare spazio pubblico ovunque sia disponibile, anche convertendo spazi attualmente non utilizzati come spazi pubblici. Occorre farlo in maniera collaborativa, favorendo la costruzione di partenariati pubblico-privato-civici/comunità”.
I numeri
A fronte di una dotazione di standard di 20 metri quadrati per abitante, come previsto dalla legge, si riscontra a Battipaglia una dotazione media attuale di circa 12 metri quadrati, quindi circa la metà. In pratica, centinaia di migliaia di metri quadrati che dovevano essere destinati a spazi collettivi, verde pubblico, attrezzature sociali, sono stati utilizzati per fini diversi. Attualmente le aree destinate a standard sono circa 600mila metri quadrati con un deficit di oltre 400mila metri quadrati.
La situazione nei vari quartieri
Particolarmente gravi le situazioni che riguardano i rioni Serroni, Sant’Anna e Taverna, dove il deficit di standard risulta enorme. Così come la fascia costiera. In centro, invece, la presenza dei parcheggi recentemente costruiti in via Ripa e via Plava ha ridotto tale forbice.
Nel dettaglio, gli standard si dividono in spazi per attrezzature scolastiche, di interesse comune (uffici postali, caserme delle forze dell’ordine, Asl, depuratori, case di riposo, cliniche, centro sociale), chiese, piazze ed aree a verde pubblico, parcheggi, aree di interesse sovracomunale (scuole, centri sportivi, ospedale).
Su un totale di standard comunali pari a 591.591 metri quadrati (a cui si aggiungono 97.875 metri quadrati di interesse sovracomunale), 555.063 mq sono in zone residenziali ed appena 36.528 in zone turistiche.
I dettagli
Gli standard che riguardano le attrezzature scolastiche sono pari a 131.650 mq (la maggior parte del rione Turco) e riguardano sostanzialmente gli istituti scolastici battipagliesi ad eccezione del liceo scientifico, dell’istituto tecnico commerciale, dell’agrario, del polo “Ferrari” e dell’ospedale, che rientrano tra i 97.875 mq di interesse sovracomunale). Le attrezzature di interesse comune, invece, occupano 70.380 mq, la maggior parte a servizio del municipio (3.955 mq), della caserma dei Carabinieri (3.955 mq), del centro sociale (8.420 mq), dell’Americanino (5.950 mq), del macello e del depuratore (circa 8.500 mq ciascuno). Sono 26.860 i metri quadrati di interesse religioso (al primo posto i 4.820 mq della chiesa “Santa Maria della Speranza”). Verde pubblico ed attrezzature sportive insistono su appena 258.295 mq (5 mq per abitante). Ancora più drammatico il rapporto sui parcheggi pubblici: solo 102.586 metri quadrati, pari a 2 metri quadrati di sosta per ogni abitante.