BATTIPAGLIA. Confermata dalla Corte di Appello di Salerno la condanna ad otto mesi per l’ex consigliere comunale e luogotenente della Polizia municipale Francesco Magliano. I reati di cui si è reso colpevole riguardano rivelazione di segreti d’ufficio ed abuso d’ufficio, con l’aggravante di conseguire per se stesso un profitto. L’ex vigile urbano, 60 anni, aveva fatto appello alla sentenza di primo grado del Tribunale di Salerno del 6 luglio 2012. Il presidente della Corte d’Appello, Franco Pasquariello, ha confermato la pena all’udienza del 6 novembre scorso.I fatti sono relativi al febbraio 2007 e riguardano un’informazione relativa ad un esposto pervenuto al comando di Polizia municipale su presunti abusi urbanistici portati avanti da una società, la Gana Sport, che svolge la sua attività nella zona industriale di Battipaglia. Magliano aveva avvertito Antonio Cannalonga, titolare della ditta, dell’arrivo dell’esposto e del fatto che in calce ci fosse la firma di Motta, all’epoca capogruppo di Alleanza Nazionale nel corso dell’amministrazione di Gennaro Barlotti. Venuto a conoscenza del fatto, Motta aveva disconosciuto la paternità della denuncia e a sua volta denunciato per rivelazioni di atti d’ufficio ed abuso d’ufficio Magliano, pure lui all’epoca consigliere, nella coalizione di Fernando Zara, per le rivelazioni fatte. Le indagini erano state affidate al pm Massimo Lo Mastro, il quale aveva deciso di verificare i dati contenuti nei computer di Motta e Magliano, nel corso di una perquisizione effettuata l’11 marzo 2008. Dopo cinque anni, era giunta la sentenza. Il 6 novembre la conferma della condanna in appello.
Lo scorso settembre, il Comune di Battipaglia aveva deciso di sospendere Magliano dalla carica di vigile urbano, trasferendolo all’ufficio Cimitero. Tale decisione era stata presa perché «le condotte delittuose commesse dal dipendente rappresentano gravi violazioni al Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici del Comune di Battipaglia».