Cronaca Salerno, Salerno

Battipaglia, scatta la denuncia di Anna Bruno: «disabili dimenticati dall’Amministrazione»

Anna Bruno, il presidente della Consulta che negli ultimi due anni ha partorito diversi progetti in favore dei disabili, denuncia la sordità dell’Amministrazione comunale verso questa fascia debole della società.

Lo sfogo di Anna Bruno

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, lo sfogo di Anna Bruno è il seguente: «Quest’Amministrazione a parole promette impegno e sensibilità ma invece sta portando la città alla deriva» ed è avvenuto sabato scorso, in una una conferenza stampa presso la sede dell’Adi in via Indipendenza.

Durante la conferenza stampa c’è stata l’occasione per stilare un resoconto di due anni di lavoro della Consulta, facendo tappa iniziale al 22 gennaio del 2018, quando la Consulta si riunì per la prima volta discutendo di problematiche correlate ai parcheggi. Da quel preciso istante è passato un anno e mezzo e non sono mancate proposte e progetti.

«Proponemmo, dopo un censimento dei parcheggi in città, di spostare i parcheggi orizzontali dinanzi alle poste di via Matteotti – si evince dalle dichiarazioni di Anna Bruno – e metterne due per i disabili ma ad oggi nulla è stato fatto».

La vicenda

Si erano tenute – il 3 maggio e il 7 giugno del 2018 – due riunioni finalizzate a elaborare il regolamento per il rilascio del contrassegno disabili, per la temporizzazione dei parcheggi e per il controllo periodico dei contrassegni. In quel frangente venne proposto un regolamento, approvato dall’ufficio tecnico e all’unanimità dalla Consulta che, dopo 8 mesi (febbraio 2019) venne riportato in Consulta per adottarlo. «Ad oggi – prosegue Anna Bruno – il regolamento dorme beato al Comune, in qualche cassetto».

In una riunione datata maggio 2018, alla quale presero parte varie associazioni di commercianti, venne presentato il concorso “Città inclusiva” al fine di consentire ai disabili di accedere alle spiagge in condizioni di sicurezza. «La nostra sfortuna – puntualizza Anna Bruno – è stata che la Giunta, proprio in quel periodo, cambiò. Ci siamo trovati senza l’assessore di riferimento Gioia e sono iniziate le problematiche».

Per circa 60 giorni, il progetto spiaggia va avanti grazie all’aiuto dei volontari. «A parte il giorno dell’inaugurazione – tuona il presidente della Consulta – l’amministrazione è stata assente: nessun assessore è più venuto in spiaggia a vedere la situazione e le criticità che c’erano. Solo all’inizio di agosto, il Comune ci risponde che ogni problematica era a capo della Protezione Civile, come da delibera. Ho provato a interfacciarmi con la sindaca senza però ricevere l’aiuto richiesto, facendole notare le difficoltà e la mancanza di pulizia».

La decisione dell’Amministrazione

Eppure, alla fine di agosto, il progetto termina e per consentire il suo prosieguo, vista anche l’impossibilità di affidare la spiaggia direttamente, il Comune consegna il Pitt Bat 3 alla Protezione Civile, nella speranza che venga destinata un’area alle associazioni che sarebbero rientrate nel bando. Spendendo circa 20.000 euro, l’Ente attrezza il Pit. «Chiesi un confronto all’Amministrazione per evidenziare alcune problematiche che riscontrai. Volevo far capire che quel Pit andava tutelato ma mi resi conto che l’assessore Caracciuolo non solo non fosse a conoscenza del progetto spiaggia, ma nemmeno sapeva dove fosse collocata».

Il Comune rispose che se ne sarebbe riparlato a gennaio 2019. per quest’anno, la decisione dell’Amministrazione è stata quella di non portare avanti il progetto “Città Inclusiva” in favore del progetto “Mare da amare” che permette ad ogni lido di mettere a disposizione un paio di ombrelloni usufruibili gratuitamente dai disabili.

L’amara conclusione

«Sinceramente – prosegue la denuncia della Bruno – eravamo perplessi e chiedemmo all’assessore di presentare un progetto dettagliato senza ricevere risposta. Il bando non tiene conto degli elementi minimi per una spiaggia libera attrezzata per persone diversamente abili. La cosa che mi lascia basita è la richiesta di frequentare la spiaggia solo dalle 9.30 alle 12.30. Una cosa ghettizzante».

E in conclusione: «Tutte le nostre proposte dove sono finite? Io come presidente della consulta, d’accordo con i componenti, ritengo inutile continuare a riunirsi senza che si concretizzi nulla. Non credo ci siano i presupposti per lavorare su progetti futuri con quest’amministrazione distratta e assente, ma soprattutto lontana dai problemi per i disabili».


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