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Battipaglia, fuori uso il depuratore di Tavernola: acque reflue nel Tusciano

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Il depuratore

L’impianto di depurazione di Tavernola, cruciale per la gestione delle acque reflue urbane di Battipaglia, è finito nuovamente sotto i riflettori a causa di un grave episodio di furto. Nella notte tra il 9 e il 10 gennaio, ignoti hanno sottratto 1,4 chilometri di cavi in rame e danneggiato diversi sistemi, inclusi quelli di videosorveglianza, compromettendo pesantemente il funzionamento della struttura.

L’entità del danno ha costretto il Comune di Battipaglia ad adottare una deroga temporanea per lo scarico delle acque reflue urbane nel fiume Tusciano, in conformità con la normativa vigente come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Battipaglia, depuratore fuori uso: acque reflue nel Tusciano

La deroga, valida per 30 giorni, è stata formalizzata il 15 gennaio 2025 con l’autorizzazione in deroga n. 2, firmata dall’ingegnere Carmine Salerno, dirigente del settore tecnico. Tale misura, prevista dal decreto legislativo n. 152 del 2006 e dalle norme regionali, consente lo scarico temporaneo nel Tusciano per evitare conseguenze ambientali peggiori.

Durante il periodo di validità della deroga, il gestore dell’impianto, Asis, ha garantito un trattamento preliminare delle acque reflue, oltre a un monitoraggio costante per verificare il rispetto dei parametri di qualità richiesti dalla legge.

Sono già stati avviati gli interventi di ripristino, con l’obiettivo di riparare i danni e riportare l’impianto alla piena operatività. Il furto e il conseguente blocco del sistema evidenziano, ancora una volta, la vulnerabilità delle infrastrutture strategiche del territorio e la necessità di potenziare le misure di sicurezza.

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