BATTIPAGLIA. “Dignità e correttezza hanno sempre ispirato il mio modo di fare politica, e sono proprio questi due concetti ad avermi spinto a lasciare il ruolo di vice sindaco del Comune di Battipaglia”. Esordisce così il dottore Ugo Tozzi, a pochi giorni dalle dimissioni in blocco del gruppo che a lui ha fatto capo a partire dalle elezioni comunali del 2017 e che vedeva insieme a lui Michele Gioia, Francesca Napoli e Laura Toriello assessori del comune di Battipaglia.
Le parole di Ugo Tozzi
“Il perché di questa scelta, sofferta come tutte le scelte che si operano, è chiaro a tutti, e non accetto si millanti su spartenze di poltrone, nomi e numeri di assessori. Come è stato costantemente ribadito dalla sindaca e dalla maggioranza nel corso di questi due anni, e come è stata dichiarato a chiare lettere nel corso dell’ultima riunione di maggioranza alla presenza dei responsabili dei partiti, il vero male di questa amministrazione era il sottoscritto e il gruppo che mi rappresentava.
Si è detto che la maggioranza era in fibrillazione perché la nostra presenza era ingombrante, che la sindaca avrebbe vinto le elezioni anche senza il nostro apporto, che la mia figura era in competizione, perché alternativa, a quella del primo cittadini: ebbene di fronte a questa posizione io coerentemente e con responsabilità non ho potuto fare altro che liberare il Comune dalla nostra presenza.
Non abbiamo messo in crisi nessuna amministrazione, la sindaca ha la sua maggioranza, possono governare.
Ma io non voglio più essere responsabile di tutto quello che viene fatto o non fatto in questa città. La mia dignità e il mio non essere attaccato alla poltrona mi hanno costretto a prendere questa decisione: e per rispetto nei confronti della città (che non deve paralizzarsi a causa, a detta loro, della nostra presenza in giunta) e dei seimila elettori che hanno votato Francese al turno di ballottaggio perché gliel’ho chiesto dai palchi e glielo hanno chiesto i miei candidati, ho dovuto rassegnare le dimissioni.
Avevamo sottoscritto un patto, un patto che non era legato alle poltrone (io ho lasciato il ruolo di consigliere comunale per entrare in giunta, per scelta della sindaca, perché insieme, diceva, saremmo stati più forti), ma una patto che ci voleva vedere insieme, con pari dignità nel governo della città, per cercare di fare bene: avevamo una idea molto simile di governo del territorio, di politica perbene, di politica etica: se a distanza di due anni per la sindaca il nostro apporto è stato pari a zero perché avrebbe vinto anche senza di noi, e se l’accordo che doveva dare forza al governo del territorio si è trasformato nel legaccio di questa amministrazione per non fare le cose che deve, allora noi siamo obbligati a rassegnare le dimissioni, per rispetto della gente che ci ha votato, per rispetto di quella gente che ha votato la Francese, e per rispetto del resto della popolazione.
La verità
Questa è la verità.
Poi per parlare di accordi presi e non rispettati, di cose fatte e non fatte e di tante altre cose che sono accadute in questi due anni ci sarà molto tempo: il dato di fatto è che, dopo aver sentitamente ringraziato coloro che con me hanno abbandonato le loro famiglie e le loro professioni per mettersi a disposizione del bene della città, e mi riferisco a Michele Gioia a Francesca Napoli e a Laura Toriello, io faccio un passo indietro.
A rappresentare la coalizione di Tozzi resta il consigliere Gemma Caprino, che porta l’onere e l’onore di rappresentare non solo i suoi elettori ma i seimila voti che insieme abbiamo raccolto alle precedenti elezioni amministrative”.