BATTIPAGLIA. I segretari politici di Forza Italia, Giuseppe Provenza, e Rivoluzione Cristiana, Fernando Zara, e i consiglieri comunali di Forza Italia, Valerio Longo e Gerardo Zaccaria, e di Rivoluzione Cristiana, Francesco Marino e Bruno Amendola, hanno sottoscritto un documento politico. Il documento è stato consegnato ieri sera nel corso di un lungo confronto con il sindaco Cecilia Francese. I firmatari auspicano, dopo un anno di sostanziale impasse politico-amministrativa, un cambio di passo, per rispondere in maniera adeguata alle richieste e alle esigenze dei cittadini.
Il documento:
«A un anno dalle elezioni la città deve registrare una preoccupante impasse politica e amministrativa. Dopo tre anni di commissariamento, i battipagliesi avevano finalmente voltato pagina, premiando col voto una classe dirigente nuova e, soprattutto, un progetto politico che offriva speranze di cambiamento e di sviluppo. Speranze deluse a causa della presenza di una burocrazia asfissiante, che blocca l’iter amministrativo, e dalla mancanza di coraggio della politica, diventata autoreferenziale, i cui principali esponenti preferiscono rimanere nel guado piuttosto che assumere le responsabilità proprie di chi, attraverso il voto, è chiamato a governare la comunità. Si annunciano le iniziative per poi non portarle a termine. Si governa per slogan.
Avevamo promesso alla città di procedere speditamente per riportarla alla “normalità”. A partire dal riordino della macchina comunale, con la rotazione dei dipendenti, come accade nel resto del mondo, per rompere la zavorra che la burocrazia ha creato nel corso degli anni. Avevamo promesso la nomina di diversi dirigenti esterni in settori chiave dell’amministrazione.
Avevamo promesso di liberare finalmente la città dalla zavorra del consorzio ASI, che impedisce di fatto lo sviluppo e la ripartenza di una zona industriale dalle potenzialità enormi, con la possibilità concreta di dare respiro ad una città in preda ad una crisi economica e sociale paurosa. Avevamo promesso di mettere mano ai tanti regolamenti, ormai obsoleti, per facilitare la macchina amministrativa e istituzionale dell’ente. Avevamo promesso di cambiare la città, riportandola alla “normalità”. Dopo dodici mesi dobbiamo invece registrare che tutto ciò è rimasto solo nel libro dei sogni.
Si è proceduto alla sostituzione di un assessore addirittura dopo tre mesi dalle dimissioni, dopo discussioni interminabili. Tale scelta non è stata il frutto di un ragionamento politico della maggioranza considerata una sola squadra, ma il voler cedere alle richieste di chi, pur disponendo di numeri molto risicati, urla più forte, di chi predilige la gestione del potere rispetto al governo della città, condizionando la vita dell’amministrazione sull’altare della rivendicazione di posizioni di potere.
L’Amministrazione Francese ha davanti a se altri quattro anni di legislatura. Un tempo sufficiente per governare la città e proiettarla verso lo sviluppo, purché si proceda speditamente e si attui finalmente il programma elettorale. Attraverso l’assunzione di responsabilità di tutti gli attori in campo. In questi mesi alcuni assessori nominati hanno lavorato come una “repubblica autonoma”, evidentemente in quanto non conoscono il nostro programma elettorale, dando vita, insieme ad una parte dei vertici burocratici, ad un sorta di “cerchio magico”, senza rispettare le indicazioni e le linee politiche provenienti dai consiglieri comunali, che di fatto sono stati esautorati delle loro prerogative e che rivendicano il ruolo centrale della politica e del consiglio comunale.
Non una contrapposizione alla Sindaca e alle idee e programmi che ci hanno permesso di vincere le elezioni, ma la nostra vuole essere esclusivamente una spinta propulsiva a fare, realizzare, dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini, per riportare la politica al centro dell’interesse e della discussione.
Occorre pertanto un cambio di passo, altrimenti falliremo miseramente agli occhi di un’opinione pubblica che ci ha premiato e ci ha affidato le sorti della città. Si auspica il rilancio del programma di governo attraverso una verifica politica stabilendo al contempo un calendario delle priorità politico-amministrative.
Tenendo ben presente il ruolo prevalente dei consiglieri comunali, che essendo eletti e vivendo la città sono più sensibili rispetto alle domande ed esigenze dei cittadini. Per il proseguo si chiede un confronto più stretto e proficuo fra il Sindaco, le forze politiche e i gruppi consiliari di maggioranza».