Cronaca Salerno, Salerno

Battipaglia, l’impianto di compostaggio si farà. L’assordante silenzio di qualche consigliere

BATTIPAGLIA. L’impianto di compostaggio a Battipaglia si farà. Nonostante la presa di posizione dell’amministrazione comunale, i tentativi di bloccare l’opera, un consiglio comunale monotematico e le dichiarazioni degli ultimi giorni, molto difficilmente si riuscirà ad impedire la rimodulazione dello Stir.

La Regione Campania ha ammesso a finanziamento, già diversi mesi fa, i lavori di costruzione dell’impianto di compostaggio presso lo Stir di Battipaglia.

L’importo complessivo previsto per portare a termine l’intervento è di circa 9,6 milioni di euro. Precisamente sono stati ammessi a finanziamento 9.689.434,74 euro.

L’intervento prevede lavori intorno alla platea areata, la costruzione di un bio tunnel, l’installazione di attrezzature e sistemi di insufflaggio, lavori di adeguamento del capannone, lavori generali sull’impiantistica elettrica, DSC e sull’impianto antincendio.

I lavori allo Stir di Battipaglia sono finanziati al 75% con Fondi Europei, al 17,5% dallo Stato ed al 7,5% dalla Regione Campania.

Il 16 maggio 2017 è stato infatti approvato il progetto esecutivo dell’intervento denominato “Lavori di costruzione dell’impianto di compostaggio presso lo Stir di Battipaglia”.

Secondo il cronoprogramma, i lavori dovrebbero partire a novembre 2017 e durare un anno.

Nell’autunno 2018 arriverà il primo carico per il compostaggio.

Dal punto di vista politico, la tensione in città è altissima, in particolare dopo le esternazioni del consigliere Valerio Longo (Forza Italia), che ha esibito le spaccature all’interno della maggioranza, e l’addio al movimento Etica del consigliere Roberto Cappuccio.

Semmai, in questo clima di attesa e veleni, è curioso il silenzio di alcuni consiglieri di opposizione. Mentre Alessio Cairone si è apertamente schierato contro l’impianto di compostaggio, l’ex candidato sindaco Gerardo Motta non ha detto o speso una parola.

D’altra parte, la sua è una posizione di imbarazzo politico: se dovesse affermare il proprio rifiuto al compostaggio, andrebbe contro un progetto fortemente voluto dal governatore regionale Vincenzo De Luca, che Motta sostiene. Se dovesse affermare il contrario, la città non vedrebbe di buon occhio la sua scelta. Meglio stare in silenzio per Motta. Anche se è un silenzio assordante.

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