BATTIPAGLIA. Il responsabile del settore ambiente e sicurezza del Comune di Battipaglia, l’ingegnere Osvaldo Amoroso, è indagato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno con l’accusa di attività di gestione di rifiuti non autorizzata (articolo 256 del decreto legislativo 152/2006). L’indagine era stata aperta lo scorso mese di aprile, in seguito ad un servizio sul sito di stoccaggio in località Castelluccio realizzato dalla trasmissione “Striscia la Notizia”. Pochi giorni fa è stato notificato all’ingegnere Amoroso l’avviso di garanzia.
Dalle indagini sarebbe finora emerso che il dirigente avrebbe consentito che venisse effettuato lo stoccaggio di rifiuti speciali non pericolosi all’interno del sito, costituito esso stesso da percolato.
Pur non essendo mai stato bonificato per questioni soprattutto economiche, tale sito di stoccaggio è ormai inutilizzato da circa dieci anni. Fu aperto nel 2003, in piena emergenza rifiuti in Campania e da allora è sottoposto a controlli periodici su mandato dell’ufficio ambiente del Comune, anche attraverso la rimozione del percolato con l’ausilio di società specializzate.
La vicenda aveva attirato le telecamere di “Striscia la Notizia”. Il 24 aprile scorso, era stato mandato in onda un ampio servizio in cui l’inviato Luca Abete aveva evidenziato l’esistenza di un ristagno con annesso ruscellamento. Una pozzanghera arginata dalla montagna di terra e spazzatura, con il liquido stesso che in alcuni punti esondava, tracimando e scorrendo, creando pozze e torrenti che scendevano verso il basso.
La risposta dell’ufficio ambiente, e quindi dello stesso ingegnere Amoroso, non aveva tardato ad arrivare. «Non c’è pericolo di inquinamento a causa del sito di stoccaggio ubicato in località Castelluccio di Battipaglia. Lo stagno che si forma è acqua piovana e non percolato, dovuto alle copiose precipitazioni che si sono verificate nell’ultimo periodo», aveva affermato Amoroso. Aggiungendo nei giorni successivi che «l’ufficio ambiente del Comune annualmente effettua prelievi per le analisi del liquido e mai è corrisposto a percolato. La gestione del sito è attenta, coscienziosa e diligente, volta ad un monitoraggio continuo del bacino. Attualmente l’interesse dell’amministrazione è di provvedere ad una attenta attività di gestione del sito di stoccaggio in un’ottica di salvaguardia dell’ambiente e tutela della salute pubblica».
L’ingegnere Amoroso si è rivolto all’avvocato Orazio Tedesco, che provvederà ora a redigere la memoria difensiva con cui si tenterà di evitare un processo.