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Battipaglia, svelate le linee guida del Puc/FOTO e VIDEO

BATTIPAGLIA. Presentate questa mattina le linee guida del futuro piano urbanistico comunale di Battipaglia, presso l’ex scuola De Amicis, dal team che per sei mesi ha lavorato alle linee strategiche, coordinato dall’architetto Massimo Alvisi e dall’avvocato Christian Iaione.

Si tratta di linee guida innovative, soprattutto per le modalità di realizzazione. Si è giunti a tale documento con un percorso realmente condiviso tra tutti gli attori in gioco, a partire dal Comune e dal team di progettazione, con associazioni, politici, singoli cittadini, imprenditori. Non è un documento calato dall’alto, un atto avulso dalla realtà, ma il frutto di sinergie e cooperazioni durate diversi mesi.

«L’idea di partenza – spiega Alvisi – è mettere la natura al centro della riqualificazione della città. In particolare il mare, uno degli elementi più importanti ed al contempo più lontani dalla città fisicamente e nell’immaginario collettivo. Riqualificare la fascia costiera significa creare attrazione e sviluppo. Il mare deve diventare un luogo pubblico, preservando la natura, riqualificando la pineta e spostando le infrastrutture a monte. Immaginiamo una strada litoranea depotenziata, con il traffico pesante spostato sulla strada Aversana, una pista ciclabile, percorsi naturalistici, luoghi per le famiglie».

Il progetto guarda anche al fiume Tusciano, al recupero delle aree dismesse, alla valorizzazione dell’agricoltura. «Intorno al bacino fluviale si possono creare servizi, verde pubblico, attività innovative – continua Alvisi – mentre l’eredità storica della città, fatta anche di aree dismesse da riqualificare come l’ex tabacchificio, va recuperata per creare la vera identità battipagliese, che è soprattutto agricola. Come il Chianti per la Toscana, l’agricoltura può divenire il generatore di ricchezza di Battipaglia».

Assumono una rilevanza notevole le reti territoriali: «ci sono gravi carenze nelle infrastrutture. Occorre lavorare sulla qualità delle strade, su percorsi pedonali e ciclabili dalle colline al mare. Il Puc dovrà essere chiaro su questo».

L’agricoltura

«Bisogna ridurre il numero di serre, consentendo una maggiore permeabilità dei suoli e ricchezza paesaggistica. L’idea potrebbe essere quella delle “vertical farm”».

L’area industriale

«Il Consorzio Asi non ha più senso, l’area industriale va pensata come un’area produttiva del tutto rigenerata, in mano a chi fa produzione, con la possibilità di individuare piani specifici».

L’ex tabacchificio

«La struttura va concepita con motore cognitivo dell’intera Piana del Sele. Può diventare luogo di co-working ed accoglienza. Le migliori menti, invece di andare via, potrebbero utilizzare i 25mila metri quadrati della struttura per far crescere nuove attività».

Beni confiscati

«Si tratta di un patrimonio che la città deve riprendere in mano. Possono diventare laboratori urbani, aree sociali, zone per creare servizi, spazi della creatività, poli dell’agricoltura, orti sociali».

Le linee guida puntano sulla riqualificazione dell’esistente (comprese aree industriali dismesse e beni confiscati), senza nuovi agglomerati urbani, e sul recupero degli standard urbanistici. A fronte di una dotazione di standard di 20 metri quadrati per abitante, come previsto dalla legge, si riscontra a Battipaglia una dotazione media attuale di circa 10 metri quadrati, quindi la metà.

Le linee guida, a seguito di un’ultima rivisitazione, saranno approvate dalla commissione entro la fine della settimana.

Ecco il video realizzato da Sud Tv

I dettagli delle linee guida

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