«In questa città serve un pazzo come sindaco: io lo sono». Con queste parole, Giuseppe D’Elia –conosciuto come “Uomo del Popolo” – ha ufficializzato la sua candidatura a primo cittadino, ieri mattina, al Comune di Battipaglia. Due le liste a supporto di D’Elia, protagonista negli ultimi anni di iniziative per denunciare il malaffare battipagliese, entrambe civiche: La Voce del Popolo e La Mia Terra. Dopo circa venticinque anni di lontananza dalla politica attiva, pur restando protagonista attento della vita amministrativa della città di Battipaglia, D’Elia ha scelto di proporsi come sindaco.
Il 25 gennaio, l’Uomo del Popolo presenterà i 48 candidati al consiglio comunale che saranno inseriti nelle due liste e i componenti dell’esecutivo in caso di vittoria elettorale. «Sono l’unico che difende i diritti dei battipagliesi – ha detto D’Elia – non mi nascondo dietro la moderazione. Io sono per il soggetto, il predicato e il complemento. Ho idee chiare che applicherò se sarò sindaco». Sul lavoro, D’Elia ha affermato: «garantisco che nei primi 100 giorni da sindaco realizzerò 200 posti di lavoro per giovani.
Tutti i pubblici esercizi come ristoranti, bar o rosticcerie saranno esentati dal pagamento della Cosap (canone suolo pubblico) con l’obbligo di organizzare eventi musicali dal vivo nei weekend». Sul piano urbanistico: «la città è indebitata, non si possono spendere soldi per opere pubbliche. L’economia si può muovere riqualificando i tanti edifici fatiscenti di Battipaglia, detraendo ai proprietari degli immobili i costi delle ristrutturazione sotto forma di sgravi fiscali». Sul mare: «il giorno dopo la mia elezione a sindaco, invierò l’Esercito per abbattere tutte le strutture sulla fascia costiera, abusive e non, dando la possibilità agli imprenditori turistici di reinsediarsi in maniera opportuna. Rimini insegna». Svelate le idee sull’ambiente («scoprirò sversamenti abusivi nei canali e nel mare»), sulle multe («devono confluire in un fondo per la viabilità»), sul mercato coperto («si può costruire con il canone che pagano gli esercenti»), mentre sull’immigrazione D’Elia ha proposto l’istituzione di un registro dell’accoglienza per una sorta di censimento.
L’Uomo del Popolo ha toccato altri argomenti recenti della campagna elettorale: «l’ex scuola “De Amicis” va restituita ai battipagliesi come un centro polifunzionale. Ma senza parcheggi sotterranei in piazza Amendola. Piuttosto le aree di sosta realizziamole presso la rotatoria autostradale, con navette per i collegamenti con il centro». Non sono mancati gli attacchi a specifici dipendenti comunali («sono il cancro della città») e ad alcuni avversari in campagna elettorale: «la Procura di Salerno, dopo aver contribuito alla promozione del procuratore Roberti con lo scioglimento del consiglio comunale di Battipaglia per infiltrazioni camorristiche, non dovrebbe far candidare chi, in maggioranza o in opposizione, ha fatto parte dell’amministrazione Santomauro».