“La Regione Campania ha dato il via libera alla riconversione di una parte dell’ex Stir di Battipaglia in impianto di compostaggio, approfittando dell’emergenza sanitaria del coronavirus“. Il senatore Antonio Iannone ha inviato una interrogazione al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Sergio Costa. “Contro ogni logica si porta avanti il devastante progetto di concentrazione selvaggia degli impianti di rifiuti, pubblici e privati, a Battipaglia e nella Piana del Sele”, scrive l’onorevole di Fratelli d’Italia.
Iannone, “via libera ai lavori per impianto di compostaggio a Battipaglia, approfittando del coronavirus”
Secondo il senatore, “il sito di Battipaglia si aggiungerà a quello vetusto di Eboli, già tristemente noto alle cronache, che da anni inquina la vita dei cittadini e che di recente è stato anche sequestrato dalla Magistratura, e al nascente impianto di Pontecagnano Faiano.
Questi impianti vengono sconsideratamente concentrati nel giro di pochi chilometri e si vanno ad aggiungere alla presenza a Battipaglia dell’unico impianto provinciale per l’indifferenziato (ex Stir). Si fa, in questo modo, della Piana del Sele L’immondezzaio della provincia di Salerno senza un progetto complessivo che consentisse l’autosufficienza della nostra regione e l’utilizzo dei rifiuti come risorsa economica da reinvestire poi in Campania in termini di sicurezza ambientale e infrastrutture.
“Il fallimento del Piano Regionale Rifiuti”
Il fallimento più completo del Piano Regionale Rifiuti, con costosissimi trasferimenti su gomma, dove si annidano i principali interessi malavitosi, al nord Italia e addirittura all’estero, e il sacrificio di intere comunità, come Battipaglia e la Piana del Sele, immolate sull’altare del business nella logica deluchiana
I vertici politici della Regione e della Provincia di Salerno avevano promesso di fare in modo da evitare l’apertura di nuovi impianti In questo territorio devastato nelle sue produzioni d’eccellenza agricole e teatro di roghi impressionanti”.
L’onorevole Iannone ha chiesto al governo se fosse “a conoscenza di questo grave fatto e se ritiene d’intervenire a tutela del diritto alla salute dei cittadini della Piana del Sele che non possono neanche manifestare per la restrizione dei comportamenti sociali necessari a combattere la diffusione del coronavirus“. E al ministro Costa ha chiesto se ritenga che “Battipaglia e la Piana del Sele abbisognino di bonifiche e tutela anziché di nuovi fardelli che come macigni pesano sul futuro di questo straordinario e generoso territorio, patria dell’oro bianco e di produzioni agricole d’eccellenza”.