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Bellizzi, la storia di Simone: “Escluso dal corso di musica a scuola perché disabile” 

La storia di Simone, un bimbo down con la passione per la musica. Il ragazzo di solo 11 anni è stato escluso dal corso di musica a scuola per via delle sue serie problematiche.

Bellizzi, la storia di Simone: “Escluso dal corso di musica perché disabile”

Una storia che lascia con il fiato sospeso. Simone è un bimbo di soli 11 anni affetto dalla sindrome di down. Vive insieme sua madre, attualmente disoccupata a Bellizzi. Suo padre è venuto a mancare qualche anno fa. Sono soli contro un mondo difficile.

Simone ha diversi problemi di natura cardiaca, e solo nelle ultime settimane, i medici hanno diagnosticato un problema agli occhi che quasi sicuramente lo porterà a non vedere più. Un gran freddo dentro l’anima, anche le lacrime ormai fanno fatica a scendere giù.

Simone ha una grande passione nel cuore: quello della musica. E tutti noi lo sappiamo cosa la magia delle note possono fare per noi. Emozioni, gioie e dolori, come poterle raccontare se non con una canzone? Per questo la madre vuole che suo figlio trovi la serenità suonando uno strumento musicale.

A scuola organizzano un corso di chitarra, un’ottima opportunità per il piccolo. Le sue problematiche hanno però fatto indietreggiare le maestre. Così Simone non può partecipare poiché ritenuto “non idoneo”. A queste parole, la madre si è vista precipitare il mondo addosso. La scuola, l’istituzione per antonomasia dell’inclusione, ha chiuso le porte ad una famiglia in difficoltà, non solo economiche. C’è bisogno di supporto, fisico e morale.

Il silenzio delle istituzioni e delle associazioni

Le istituzioni, come spesso accade, di fronte queste situazioni restano in silenzio. La mamma le ha provate davvero tutte. Anche le associazioni, o le ludoteche della zona non riescono a fronteggiare il “problema”. Perfino il catechismo ha chiuso le porte al ragazzino.

L’appello sui social

Sono troppe le attese dietro l’angolo: così la mamma, sostenuta da una sua carissima amica, Arianna, decide di giocare il tutto per tutto per il bene di suo figlio. Sono disposte a pagare un supporto esterno affinché il figlio frequenti, esattamente come gli altri bambini, il corso.

Ma questa proposta non è stata ben accetta lo stesso. Arianna, l’amica della madre, è come una sorella. Conosce Simone da tanto tempo e non riesce ad accettare per nessuna ragione al mondo questa situazione. Così ha lanciato un appello sui social in cui si cerca un musicoterapista che possa seguire il piccolo.

L’auspicio è quello di trovare una persona in grado di donare tutto il suo amore, ed aiutare Simone ad includersi con i suoi amici di scuola. Riecheggiano le note di una famosa canzone di Renato Zero, “Nei giardini che nessuno sa”, un brano a sostegno delle persone bisognose. È questa la sfida: dobbiamo sorreggerle e non lasciarle cadere.

 

 

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