EBOLI. Branco di lupi all’assalto di pecore ad Eboli: cinque uccise e tre ferite. Le cinque ferite dovranno comunque essere abbattute. I lupi hanno agito in località Monti di Eboli presso l’azienda f.lli Cerrone.
Lupi killer ad Eboli
Sul posto una pattuglia della polizia municipale insieme ai veterinari dell’Asl per constatare i danni apportati dai lupi che sono stati avvistati da alcuni residenti della zona.
Forte preoccupazione da parte dei residenti che temono attacchi anche agli uomini. Saranno comunque rafforzati i controlli della polizia municipale.
Sull’argomento è intervenuto anche Paolo Bernini, ex parlamentare del M5S.
Apprendo dalla stampa locale che in provincia di Salerno, nello specifico a Monti di Eboli, un branco di “lupi killer” sbranerebbe pecore. Si parla di 5 esemplari uccisi e 30 gravemente feriti al punto di doverli abbattere.
Bisogna innanzitutto chiarire che un lupo che caccia, è un lupo che si comporta da lupo! Doveroso invece evitare allarmismi ingiustificati, tra l’altro senza perizie medico legali veterinarie, che possano avere l’effetto di giustificare atti di bracconaggio o illegittime uccisioni ed è per questo che ho intenzione di diffidare la Regione e gli amministratori locali.
Preciso che il lupo non sia stato tutelato come si doveva già negli anni pregressi e che negli ultimi 5 anni si sia volutamente organizzato un sistema di azioni tese a fomentare l’odio verso questa specie e che, grazie a dichiarazioni di personaggi con precisi ruoli istituzionali che si sono espressi al di fuori dei margini della normativa vigente, si siano creati i presupposti per determinare una condizione di intolleranza, anziché favorire la convivenza tra le due specie e mettere in pratica, su tutto il territorio, le efficaci azioni di deterrenza e di indennizzi.”
È quanto dichiara l’On. Paolo Bernini, ex parlamentare del M5S e attuale presidente della Onlus DPA- DIFESA PROTEZIONE ANIMALI che prosegue “ Lo scorso anno come Movimento 5 Stelle ci siamo battuti contro la possibilità di uccidere i lupi, essendo questi specie particolarmente protette, e non sussistendo i presupposti per la concessione della deroga alla Direttiva Habitat prevista dall’art 16.
Va ricordato che lo scellerato “piano lupo 2017” poi, è un piano irricevibile sia dal punto di vista scientifico che sotto il profilo della sua legittimità, realizzato senza dati pubblicati scientificamente, ad iniziare da quelli relativi ad un censimento nazionale che non esiste per stessa ammissione di chi ha redatto il piano !