Politica Salerno, Salerno

Bruno Di Cunzolo: «io non convivo con la cultura della camorra»

BATTIPAGLIA. Come un fulmine a ciel sereno sono arrivate le dimissioni del coordinatore della maggioranza guidata da Cecilia Francese, Bruno Di Cunzolo.

L’architetto, con una nota, ha espresso tutta la sua amarezza circa la vicenda che ha riguardato la capo staff Adriana Esposito, vittima di un presunto stalkeraggio da parte di Carlo Zara. Uno sfogo duro quello dell’architetto che non risparmia nessuno: dalla sindaca Francese al vice sindaco Ugo Tozzi, da Zara a Gioia, passando per i vari «Cucco Petrone, Paola Contursi, Stefania Greco, Leandro Di Gaeta».

Il documento integrale

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L’allontanamento da Cecilia Francese

 

«Stasera parteciperò alla riunione solo per spiegarvi perché mi allontano da voi. Perché non posso più convivere con voi. Lascio anche lo scritto per evitare che i bugiardi e i mistificatori riportino cose diverse all’esterno. Iniziamo col dire che ritengo gravissimo è inqualificabile il silenzio vostro, a partire da Cecilia, senza dimenticare Tozzi, circa i gravissimi episodi minacciosi e persecutori di avvertimento camorristico che hanno colpito La capo staff. Sarebbe stato ovvio una conferenza stampa è una immediata comunicazione della Sindaca al Prefetto e al Procuratore Capo Dott. Lembo. Mi fece già specie quando non fu tenuta alcuna conferenza stampa circa le gravissime accuse di Carlo Zara Nei miei confronti» scrive Di Cunzolo.

Gli attacchi a Gioia, Motta e Tozzi

«Oggi si legittima anche il turpiloquio di Michele Gioia e le sue false dichiarazioni che vanno nel senso di rafforzare le maldicenze di Motta, Zara e i vari Coscia, D’Ambrosio, i mi piace di Anna Perla, Cucco Petrone, Leandro di Gaeta, Stefania Greco, Paola Contursi etc. Un esercito di squallidi soggetti che però fanno proseliti, e che stanno adottando un sordido progetto per annullarmi.

…Tu Tozzi come ti permetti di dare ragione a Gioia. Su che cosa gli dai ragione? Io comanderei e sarei insensibile passando a carro armato su tutti coloro che mi si porrebbero contro? Ugo Tozzi sai cosa ho da dirti: Va fa in culo! Tu Cecilia cosa Vuoi fare? Vuoi proseguire a far finta di niente? Tanto sono questioni personali…» avrebbe detto durante la riunione di ieri sera.

Lo sfogo finale

 

«…Oggi qualcuno di voi ritiene che io sia personaggio scomodo. Hanno raggiunto l’obiettivo. Non vi preoccupate più di tanto. Il vostro parafulmine vi lascia alle vostre riunioni segrete, alla vostra malata concezione della politica, alle vostre strategie. In un mondo normale si rispettano prima di ogni cosa le persone e la  loro dignità. Sono amareggiato e deluso. Cosa dovrei attendere che l’odio aumenti verso di me e che a qualche altro matto o esaltato salti in mente di arrivare alle vie brevi? Poi? Mi volete martire ed eroe per poi archiviare la pratica Brunello Di Cunzolo? Cosa devo attendermi più dal vostro silenzio complice di miserabili individui con cui qualcuno ha inteso raggiungere una tacita confluenza di fatto?

Io ho dato. Voi fate quel che volete. Ma senza di me. Io non convivo con la cultura della camorra. Perché il silenzio quando fa da sponda alle ingiurie e alle falsità avalla la trasfigurazione dei fatti ad uso e consumo dei lucidi pazzi interessati a tuffarsi a pesce appena si bonifica il terreno della politica convincendo le persone per bene, quale io sono, di lasciare spazio. Accomodatevi…» conclude l’ormai ex coordinatore della maggioranza.

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