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Da Paestum a Buccino: nasce l’industria culturale

BUCCINO. Una vera e propria industria della cultura. Il Comune di Buccino, col suo parco archeologico urbano e il suo museo archeologico, sta elaborando un protocollo d’intesa con la direzione dell’area archeologica di Paestum. Un protocollo che unisce non solo le due realtà archeologiche, ma anche Oliveto Citra, col suo museo provinciale, e Valva, con la bellezza architettonica di Villa d’Ayala, che rappresenta in provincia di Salerno un unicum straordinario.
«Costruire una rete all’interno del nostro territorio, ma anche unendoci a grandi siti come Paestum risulta fondamentale per lo sviluppo dei nostri beni culturali – spiega il sindaco di Buccino, Nicola Parisi – Beni simili, ma anche beni diversi possono costruire un pacchetto di attività, magari con eventi collaterali che diano una maggiore spinta».

Certosa di Padula

Su questa scia sono anche il parco archeologico di Velia, vicino a Paestum, ma anche alla stessa Buccino. Quindi la Certosa di Padula, il secondo bene per numero di visitatori, dopo Paestum, nel salernitano, che sta costruendo intese con altri siti, ma soprattutto sta per rendere pubblico un bando da 800 mila euro per individuare un concessionario perché beni finora non utilizzati, strutture poco fruite possano essere parte di un percorso di sviluppo culturale, insieme ad un’azione di marketing spinta e ad una nuova organizzazione delle attività legate direttamente alla Certosa e ai musei comunali, come la casa museo Joe Petrosino, ad esempio, con un discorso importante sui temi della legalità che si uniscono all’arte.

Proprio ieri l’approvazione in giunta di un protocollo d’intesa con l’Associazione nazionale testimoni di giustizia, che sarà sottoscritto tra un paio di settimane.

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