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Giallo a Petina, cadavere senza nome rinvenuto cinque anni fa: si segue la pista francese

Cadavere senza nome rinvenuto cinque anni fa a Petina: un mistero su cui gli inquirenti stanno ancora cercando di far luce, ora si segue la pista francese. Secondo quanto emerso dall’esito delle foto a colori del deceduto, non sarebbe il ragazzo scomparso dalla provincia di Bari nel 2017.

Petina, cadavere senza nome rinvenuto 5 anni fa: la pista francese

Ora c’è una pista francese per identificare lo “sconosciuto” rinvenuto nel territorio salernitano cinque anni fa. Questo grazie all’attenzione dei carabinieri e dell’associazione Penelope che ha posto attenzione sul caso.

Qualche settimana fa l’avvocato Pasquale Pellegrino ha chiesto alla Procura di Lagonegro di accedere al dossier sullo sconosciuto per capire se potesse essere il figlio dei suoi assistiti. Il caso era, ed è ancora, chiuso come suicidio: secondo una prima ricostruzione, la morte è avvenuta in seguito ad un volo da circa 40 metri. Non sarebbero infatti stati trovati nè documenti e cellulare. Ma gli accertamenti realizzati nelle ultime settimane hanno spinto gli inquirenti a rivalutare la vicenda e le prove. Tra questi l’auto che, circa un mese dopo il macabro ritrovamento, era stata abbandonata sempre in montagna. La vettura senza targa è stato scoperta ad Auletta non molto distante da quel luogo e dalle pendici della parete rocciosa dove è stato trovato l’uomo.

Le indagini sull’auto

Cinque anni fa la vettura è stata oggetto di rilievi da parte della Scientifica che non ha ottenuto i risultati sperati ed è stata quindi lasciata in sicurezza in una zona protetta. Ora si è riusciti a comprendere che l’auto appartiere ad una persona residente in Francia. Per questo potrebbe essere collegata al cadavere. In seguito a queste ipotesi, è stata interessata l’Interpol affinché si possa ritrovare la persona a cui è intestata la vettura.

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