BATTIPAGLIA. Chiuso il Caffè 21 Marzo. Don Luigi Ciotti lo aveva definito “il bar della speranza” durante l’inaugurazione avvenuta nel 2015.
Il locale era nato in un immobile confiscato alla camorra e aveva dato lavoro ad ex detenuti con la voglia di ricominciare una nuova vita, agli scout di Battipaglia 1 e a tante altre persone.
I motivi della chiusura
Lo scorso 20 aprile, dopo tre anni di attività, il bar è stato chiuso per cause burocratiche: erano scaduti i tempi dell’affidamento triennale.
Il Comune non ha, però, predisposto il nuovo bando per l’affido dei locali confiscati alla camorra.
Le dichiarazioni
Il bando è scaduto circa quattro mesi fa, ma non c’è stata nessuna assegnazione. Il referente cittadino di Libera Angelo Mammone ha dichiarato: «C’è chi, a questo punto, crede che il bar sia fallito ma in realtà è l’amministrazione guidata dal sindaco Cecilia Francese che ha fallito, dimostrando scarsissima sensibilità sulla tematica, anche perché una chiusura di sei mesi annulla la fase di start-up e ci mette in seria difficoltà».
Problemi anche per gli orti sociali
Si attendono risposte dal Comune anche per ciò che riguarda gli orti sociali di via Parmenide, suoli confiscati e affidati al “Cigno verde” nel 2015. I temi di affidamento sono scaduti, ma l’affidamento è rinnovabile. È tutto pronto per il rinnovo, ma manca l’ok della giunta.
Fonte La Città