“La giunta regionale sembra essere interessata solo alla gestione di interessi particolari senza nessuna programmazione reale per la Campania”. Lo dice Michele Cammarano, Consigliere Regionale del MoVimento 5 stelle. “Quando manca la programmazione, i danni nel lungo periodo sono permanenti. L’emergenza incendi di questo 2017 è la prova di queste incompetenze politiche e amministrative. Se oggi, in pieno agosto, il parco archeologico Elea-Velia è chiuso causa incendi – continua Cammarano – l’atteggiamento più irresponsabile è quello di incolpare presunti piromani o la siccità”.
“A questo proposito questa mattina abbiamo presentato formale interrogazione alla Giunta Regionale, Purtroppo non è il primo incendio che minaccia il patrimonio culturale del Cilento. Un caso simile si registrò poco meno di un anno fa. Da 12 anni, nei cassetti del Consiglio Regionale è nascosta una legge, la n.5 del 2005, che prevedeva la realizzazione di un piano di riqualificazione ambientale intorno all’antica città di Velia anche con lo stanziamento di ingenti fondi. – spiega il consigliere – Quel piano non ha mai visto luce, nonostante il governo regionale abbia il dovere di applicare o fare applicare le leggi promulgate dal Consiglio”.
“Dal 2005 la Regione Campania avrebbe avuto tutto il tempo per prevedere, pianificare e gestire il territorio in questione con una riqualificazione ambientale che avrebbe sicuramente limitato anche i rischi di incendi. Dove c’è riqualificazione – conclude Cammarano – presidio e controllo il rischio di incendi è quasi azzerato. Agosto 2017, il parto archeologico Elea-Velia è chiuso ai turisti. Piromani? Troppo facile”. Dura la critica anche da parte dei portavoce Comunali di Vallo della Lucania Pietro Miraldi e Anellina Chirico “Il ruolo del portavoce comunale in una provincia così vasta come quella di Salerno non può prescindere dall’essere una vedetta a difesa del suo territorio. Di fronte ad un evento così grave che ha colpito un simbolo della storia d’Occidente con conseguenze anche a livello turistico oltre che culturale, è nostro dovere sollecitare chi di quei luoghi detiene la tutela. Non dimentichiamo che viviamo pure in un Cilento dimenticato, ma Elea-Velia appartiene all’intera Umanità”.