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Cammarano visita l'oasi di Persano: "interi pezzi di patrimonio in fumo"

«Questa mattina abbiamo visitato i luoghi dell’incendio che qualche giorno fa ha distrutto 15 ettari di canneto, 5 ettari di bosco nel cuore dell’oasi di Persano all’interno della riserva del fiume Sele» a parlare è Michele Cammarano Consigliere Regionale del MoVimento 5 stelle.

«Dell’estate 2017 ci resteranno ferite come questa e come tante altre decine in tutta la Regione Campania. Abbiamo visto il poco che resta del canneto che prima era un presidio di protezione delle sponde del fiume Sele, un nascondiglio e un ottimo riparo per la nidificazione di diversi uccelli. Lo stesso bosco igrofilo ha subito alcuni danni, anche se in maniera più contenuta.

Se animali di una certa agilità come la lontra hanno potuto trovare facilmente una via di fuga, sicuramente lo stesso non si può dire di altre specie, come la tartaruga d’acqua dolce – continua Cammarano – Più di un cittadino ci ha segnalato spari di fucile subito dopo i primi incendi, a testimonianza di un atto doloso volto a stanare i cinghiali che sono scesi dai promontori per dissetarsi. Quello che stiamo facendo e che continueremo a fare in ogni sede è lo stimolo di un modello di sviluppo veramente ambientalista e rurale che tenga conto delle aree periferiche della nostra regione».

«Ad oggi non esiste presidio vero per queste aree che politicamente esistono solo come oggetto di scontro politico per la loro non gestione – spiega il consigliere – Nella nostra regione area protetta vuol dire area abbandonata».

«Su queste assenze di programmazione, abbiamo già presentato una mozione con una serie di misure alla quale il Pd ha fatto mancare il numero legale per non farcela approvare e un esposto sulla totale assenza di prevenzione e programmazione della Regione. Se a tutto questo aggiungiamo la sottovalutazione da parte della giunta regionale dell’intera vertenza incendi, la mancata programmazione di interventi a medio e lungo termine, non ci sarà da meravigliarci se interi pezzi del nostro patrimonio naturalistico ogni anno andranno in fumo. – conclude Cammarano.



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