Un anziano cane è stato legato ad una catena sotto il sole cocente. A farlo è stato il suo proprietario, un imprenditore agricolo che lo deteneva da tempo in pessime condizioni, con cuccia realizzata con tavole di legno rivestite di plastica, acqua melmosa ed una ciotola con rifiuti e pane secco. L’imprenditore è stato sanzionato per complessivi 900 euro.
Cane anziano legato con una catena, denunciato imprenditore agricolo
Un imprenditore agricolo deteneva da tempo un anziano cane attaccato ad una catena e sotto il sole. Inoltre aveva una cuccia realizzata con tavole di legno rivestite di plastica, acqua melmosa ed una ciotola con rifiuti e pane secco, circostanza che a seguito delle alte temperature, che sottoponeva la povera creatura a condizioni insopportabili ed etologicamente incompatibili alla sua natura. L’intervento immediato ha consentito di far predisporre immediatamente un recinto ombreggiato con acqua fresca ed un idoneo ricovero. L’imprenditore, oltre ad essere sanzionato per complessivi 900 euro, è stato denunciato all’ Autorità Giudiziaria anche per il reato di maltrattamento. Inoltre è stato per illecito smaltimento di rifiuti visto che i militari hanno verificato la presenza di rifiuti riconducibili all’attività agricola depositati in modo incontrollato ed incendiati sugli argini di un canale consortile. Nelle prossime settimane proseguiranno i controlli e le verifiche in materia di maltrattamenti ed animali d’affezione.
In quest’ultimo fine settimana i controlli, svolti in collaborazione con le Forze di Polizia, hanno impegnato tre squadre di Guardie Zoofile tra i comuni di Battipaglia, Eboli Oliveto Citra e Senerchia che hanno consentito di identificare e sanzionare numerose persone per violazioni in materia di raccolta funghi ma soprattutto in materia di animali d’affezione.
Gli agenti, in diverse circostanze, hanno accertato che alcune persone oltre a raccogliere funghi senza essere muniti dell’apposito tesserino, possedevano cani privi di microchip, ma anche attaccati a catene. A seguito dei primi accertamenti gli agenti zoofili supportati dai militari dell’Arma hanno proceduto a contestare sanzioni per 300 euro, per non aver provveduto ad apporre il microchip, e 600 euro, per aver detenuto il proprio cane attaccato a catena.